Sara J Jones torna in radio con il nuovo singolo “Caramelle”


Dopo aver infiammato i mesi più caldi dell’anno con il talento ed il carisma che la contraddistinguono dalla sua prima release nel brano “Lloret De Mar”, la spumeggiante cantautrice milanese Sara J Jones torna in radio e nei digital store con “Caramelle”, il suo nuovo singolo. 

Il progetto, una vera e propria full immersion tra sonorità anni ‘80 e speranza verso un futuro in cui la parola d’ordine sia “essere se stessi”, riconferma il vincente sodalizio con l’amico e collega Marco Conte, che ha collaborato con l’artista meneghina nella stesura del testo, e con il producer brianzolo Andrea Cattaldo, abile sarto dell’accattivante ed impeccabile abito sonoro che veste il pezzo.

Un encomio, un inno all’indipendenza e alla libertà di esprimersi per ciò che si è senza condizionamenti, ma soprattutto, un’esortazione in musica a tutte le donne nel ritrovare, riscoprire e sperimentare una femminilità che non dev’essere dettata da precetti e canoni esterni, ma dalla propria natura soggettiva, unica e, per questo, incomparabile con quella altrui.

Inizialmente intitolato “Uragano” per esprimere la duplicità dell’animo femminile, audace, determinato, raggiante, ma di tanto in tanto velato da una nube riflessiva e malinconica da cui scaturiscono sensazioni di solitudine e tristezza, illuminate e dissipate poi da una ritrovata luce interiore, “Caramelle” esalta le peculiarità soggettive di ogni donna, in un’avvincente e riuscitissima analogia con i coloratissimi dolcetti - «Fruit joy, M&ms Goleador, Jelly Beans: ne hai assaggiate di tutti i colori e nessuna di queste ha il sapore di me» - per ricordarci che ciascuna - e ciascuno - di noi è ineguagliabile, eccezionale nelle e con le proprie specificità.

Un brano frizzante e versatile, che enfatizzando la poliedricità delle donne, abbraccia tutti, ponendo l’accento sull’ambivalenza di molti di noi, spesso corazzati all’esterno, di primo acchito, ma, proprio come le caramelle, dotati di un’anima morbida e dolce che ha solo bisogno di essere scartata e assaporata giorno dopo giorno; una riflessione che va rivolta in primis a se stessi e, di conseguenza, a tutti coloro che incrociano il nostro percorso. 

«Sono molto legata a questo pezzo – racconta Sara J Jones - perché oltre a trasmettere carica, energia e leggerezza, invita chiunque lo ascolti a non rinnegare, bensì a comunicare, il proprio carisma, la propria essenza, soprattutto in presenza di chi cerca quotidianamente di cambiare gli altri, imponendo ed instillando abitudini e maniere che ingabbiano invece di supportare e sostenere le peculiarità di ciascun essere umano. Inoltre, in sinergia con Marco Conte, ho cercato di avvalorare la figura della donna, provando ad esprimere al meglio quello che per me è un concetto imprescindibile: la libertà di essere chi si è davvero, di conoscere ed esplorare il proprio valore intrinseco senza timori e senza paura di giudizi ed etichette».

Una mission che ben viene espressa nel coloratissimo videoclip che accompagna il brano, diretto da Alessandra Miatello e girato presso la Selfie Room di Pero (MI) e che Sara J Jones porta avanti dal suo debutto ufficiale avvenuto con “Waterproof”, per esortare ogni donna, specialmente le giovanissime, spesso avvolte da dubbi, incertezze e complessi che riguardano in gran parte l’aspetto fisico-estetico, a non inseguire modelli di pseudo-perfezione ed atteggiamenti standardizzati, ma, al contrario, a guardarsi dentro per rivelare, esprimere ed enfatizzare al meglio la propria autenticità, il proprio valore, la propria femminilità. 

“Caramelle” riconferma l’abilità interpretativa di Sara J Jones, un’artista in grado di arrivare dritta al cuore del pubblico con una vocalità avvolgente, delicata ma al contempo energica, elegante ma al tempo stesso vivace, ricca di cromie; sfumature e tinte timbriche che si intrecciano ad una personalità meravigliosamente eclettica, effervescente e determinata, ma anche introspettiva e sensibile, capace di fluisce in progetti artistici che affascinano, appassionano ed emozionano sin dal primo ascolto. 

 



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