BARI - Interdisciplinarietà e sostenibilità sono gli argomenti, legati dal filo
conduttore della mobilità aerea urbana e dell’utilizzo dei droni, affrontati
al Politecnico di Bari durante la presentazione agli studenti del Drones
Beyond, l’evento che si svolgerà nell’area della Fiera del Levante il 17 e
18 novembre prossimi con la presenza di rappresentanti istituzionali di
alcune metropoli europee che partecipano insieme a Bari a progetti per la
costruzione delle città del futuro e di manager delle grandi industrie del
settore.
L’evento, organizzato dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) dal Comune di Bari e della Regione Puglia, con il patrocinio di Anci, prevede dimostrazioni in volo con l’utilizzo di droni nell’area della Fiera del Levante per testare in un ambiente urbano soluzioni già sperimentate in ambiente protetto, come l’aeroporto di Grottaglie, per quanto riguarda l’Urban air mobility e la loro utilità nel controllo del territorio, in attività di protezione civile e nel trasporto di pacchi e materiale sanitario. E’ stato il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, ad aprire il confronto con gli studenti, con l’obiettivo di illustrare le potenzialità dell’Urban air mobility (Uam) nella costruzione di prospettive di vita, di opportunità di crescita per gli studenti universitari pugliesi e per i giovani laureati. Il professore Giuseppe Pirlo, dell’Università di Bari, ha sostenuto l’impegno del sistema universitario pugliese nell’accompagnare in modo multidisciplinare un settore che ha bisogno di infrastrutture e di regole da scrivere per definire uno scenario che possa rafforzare l’attrattività del territorio.
Giuseppe Acierno, presidente del Distretto tecnologico aerospaziale, ha ricordato che “in Puglia esistono due luoghi fisici attrezzati, l’aeroporto di Grottaglie e la Fiera del Levante, grazie al progetto della Casa delle tecnologie emergenti del Comune di Bari, da mettere a disposizione degli studenti e delle università pugliesi, per far aumentare le opportunità di chi vuole costruire in Puglia il suo futuro professionale.
I progetti messi in campo dal Distretto tecnologico aerospaziale in Puglia, in collaborazione con soci pubblici e privati e con le università, sono stati illustrati da Mario Erario e Manuela Matarrese, dal professore Michele Ottomanelli (Docente di tecnica ed economia dei trasporti al Politecnico), dalla professore Katia Ciminelli (responsabile per il Pnrr del Politecnico), dal professore Alessandro Vivaldi (docente di coltivazione arboree presso l’Università di Bari). Ci sono infatti progetti nel campo dell’agricoltura di precisione che utilizzano i droni e le tecnologie dell’Urban air mobility.
Docenti e tecnici del Dta hanno ricordato agli studenti i percorsi universitari collegati a lauree magistrali, i dottorati di ricerca, i tirocini che il Dta si preoccupa di proporre ai giovani che vogliono fare esperienze significative nel settore. Manuela Matarrese ha spiegato che durante il Drones Beyon di novembre alla Fiera del Levante ci saranno molte aziende di livello nazionale e internazionale alle quali i giovani potranno rivolgersi direttamente per verificare quali possibilità di formazione e di prospettive di lavoro offre il settore della mobilità aerea urbana in Puglia.
L’evento, organizzato dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) dal Comune di Bari e della Regione Puglia, con il patrocinio di Anci, prevede dimostrazioni in volo con l’utilizzo di droni nell’area della Fiera del Levante per testare in un ambiente urbano soluzioni già sperimentate in ambiente protetto, come l’aeroporto di Grottaglie, per quanto riguarda l’Urban air mobility e la loro utilità nel controllo del territorio, in attività di protezione civile e nel trasporto di pacchi e materiale sanitario. E’ stato il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, ad aprire il confronto con gli studenti, con l’obiettivo di illustrare le potenzialità dell’Urban air mobility (Uam) nella costruzione di prospettive di vita, di opportunità di crescita per gli studenti universitari pugliesi e per i giovani laureati. Il professore Giuseppe Pirlo, dell’Università di Bari, ha sostenuto l’impegno del sistema universitario pugliese nell’accompagnare in modo multidisciplinare un settore che ha bisogno di infrastrutture e di regole da scrivere per definire uno scenario che possa rafforzare l’attrattività del territorio.
Giuseppe Acierno, presidente del Distretto tecnologico aerospaziale, ha ricordato che “in Puglia esistono due luoghi fisici attrezzati, l’aeroporto di Grottaglie e la Fiera del Levante, grazie al progetto della Casa delle tecnologie emergenti del Comune di Bari, da mettere a disposizione degli studenti e delle università pugliesi, per far aumentare le opportunità di chi vuole costruire in Puglia il suo futuro professionale.
I progetti messi in campo dal Distretto tecnologico aerospaziale in Puglia, in collaborazione con soci pubblici e privati e con le università, sono stati illustrati da Mario Erario e Manuela Matarrese, dal professore Michele Ottomanelli (Docente di tecnica ed economia dei trasporti al Politecnico), dalla professore Katia Ciminelli (responsabile per il Pnrr del Politecnico), dal professore Alessandro Vivaldi (docente di coltivazione arboree presso l’Università di Bari). Ci sono infatti progetti nel campo dell’agricoltura di precisione che utilizzano i droni e le tecnologie dell’Urban air mobility.
Docenti e tecnici del Dta hanno ricordato agli studenti i percorsi universitari collegati a lauree magistrali, i dottorati di ricerca, i tirocini che il Dta si preoccupa di proporre ai giovani che vogliono fare esperienze significative nel settore. Manuela Matarrese ha spiegato che durante il Drones Beyon di novembre alla Fiera del Levante ci saranno molte aziende di livello nazionale e internazionale alle quali i giovani potranno rivolgersi direttamente per verificare quali possibilità di formazione e di prospettive di lavoro offre il settore della mobilità aerea urbana in Puglia.