BARI – Asportata una massa tumorale dell’ovaio di 8 chili ad una 61enne. L’eccezionale intervento chirurgico salvavita, durato circa 3 ore e mezza, è stato condotto con successo nell’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “Di Venere” di Bari, diretta dal prof. Mario Vicino.
«Un’operazione straordinaria – spiega Vicino – non solo per le dimensioni della massa tumorale asportata, grande 32 centimetri per 32 e pesante 8 chili, ma soprattutto per la modalità e la tempistica con cui è stato gestito il caso, dalla scoperta del tumore, in un quadro clinico veramente drammatico, alla soluzione adottata con esito favorevole».
Non più tardi di dieci giorni fa, infatti, la paziente - che da lungo tempo avvertiva dolore e gonfiore addominale – ha eseguito una TAC da cui è emersa la presenza di una enorme massa a livello dell’addome, a partire dal pavimento pelvico sino a giungere sotto il diaframma, associata alla presenza di liquido in addome e con un versamento pleurico. A complicare la situazione, già di per sé molto grave, il completo sbandamento su un lato degli organi del mediastino, cuore, aorta ed esofago, causato dalla compressione.
L’intervento di asportazione totale della massa tumorale e di chirurgia radicale completa è stato eseguito martedì 18 ottobre, dalle ore 9,20 alle 12,40, dall’équipe diretta dal prof. Vicino e composta dalle dott.sse Rosalia Latrofa ed Emma Bassi e dallo strumentista Vito Antonicelli.
Punto culminante di un percorso di straordinaria efficacia e rapidità . Per la paziente cinque lunghissimi giorni, in cui l’équipe di Ostetricia e Ginecologia del “Di Venere” ha preso in carico il suo caso, con il ricovero del 13 ottobre e l’avvio dell’intera procedura. Il 14 ottobre, il trasferimento nella Chirurgia toracica dell’Istituto Oncologico di Bari, dove il team del dott. Gaetano Napoli ha sottoposto la paziente ad una Toracoscopia con drenaggio pleurico che ha eliminato circa un litro di liquido presente nel polmone, permettendo all’organo di ri-espandersi, e rimesso in asse gli organi del mediastino, tra cui il cuore. Il 15 ottobre la paziente è quindi rientrata in reparto al “Di Venere” per la preparazione pre-chirurgica di profilassi tromboembolica e rivalutazione anestesiologica, un passaggio fondamentale per poter eseguire l’intervento chirurgico, che ha impegnato l’équipe di Anestesia del dott. Claudio Petrillo, composta dagli anestesisti Giancarlo Sancilio, Claudia Schiavone e Francesca Bello.
Infine, nella mattinata di ieri, l’intervento risolutivo, che permetterà alla paziente di poter essere dimessa già sabato prossimo. «Il decorso post operatorio – conferma il direttore dell’Ostetricia e Ginecologia del “Di Venere” – è ottimale per una paziente che è stata sottoposta ad un intervento salvavita di elevata complessità . E’ anche il risultato della grande collaborazione tra strutture sanitarie e, soprattutto, della capacità di diverse professionalità di mettere in comune efficacemente le proprie esperienze a tutela della salute delle persone: è senza dubbio una ricchezza per le aziende coinvolte, per il territorio e per i pazienti».
«Un’operazione straordinaria – spiega Vicino – non solo per le dimensioni della massa tumorale asportata, grande 32 centimetri per 32 e pesante 8 chili, ma soprattutto per la modalità e la tempistica con cui è stato gestito il caso, dalla scoperta del tumore, in un quadro clinico veramente drammatico, alla soluzione adottata con esito favorevole».
Non più tardi di dieci giorni fa, infatti, la paziente - che da lungo tempo avvertiva dolore e gonfiore addominale – ha eseguito una TAC da cui è emersa la presenza di una enorme massa a livello dell’addome, a partire dal pavimento pelvico sino a giungere sotto il diaframma, associata alla presenza di liquido in addome e con un versamento pleurico. A complicare la situazione, già di per sé molto grave, il completo sbandamento su un lato degli organi del mediastino, cuore, aorta ed esofago, causato dalla compressione.
L’intervento di asportazione totale della massa tumorale e di chirurgia radicale completa è stato eseguito martedì 18 ottobre, dalle ore 9,20 alle 12,40, dall’équipe diretta dal prof. Vicino e composta dalle dott.sse Rosalia Latrofa ed Emma Bassi e dallo strumentista Vito Antonicelli.
Punto culminante di un percorso di straordinaria efficacia e rapidità . Per la paziente cinque lunghissimi giorni, in cui l’équipe di Ostetricia e Ginecologia del “Di Venere” ha preso in carico il suo caso, con il ricovero del 13 ottobre e l’avvio dell’intera procedura. Il 14 ottobre, il trasferimento nella Chirurgia toracica dell’Istituto Oncologico di Bari, dove il team del dott. Gaetano Napoli ha sottoposto la paziente ad una Toracoscopia con drenaggio pleurico che ha eliminato circa un litro di liquido presente nel polmone, permettendo all’organo di ri-espandersi, e rimesso in asse gli organi del mediastino, tra cui il cuore. Il 15 ottobre la paziente è quindi rientrata in reparto al “Di Venere” per la preparazione pre-chirurgica di profilassi tromboembolica e rivalutazione anestesiologica, un passaggio fondamentale per poter eseguire l’intervento chirurgico, che ha impegnato l’équipe di Anestesia del dott. Claudio Petrillo, composta dagli anestesisti Giancarlo Sancilio, Claudia Schiavone e Francesca Bello.
Infine, nella mattinata di ieri, l’intervento risolutivo, che permetterà alla paziente di poter essere dimessa già sabato prossimo. «Il decorso post operatorio – conferma il direttore dell’Ostetricia e Ginecologia del “Di Venere” – è ottimale per una paziente che è stata sottoposta ad un intervento salvavita di elevata complessità . E’ anche il risultato della grande collaborazione tra strutture sanitarie e, soprattutto, della capacità di diverse professionalità di mettere in comune efficacemente le proprie esperienze a tutela della salute delle persone: è senza dubbio una ricchezza per le aziende coinvolte, per il territorio e per i pazienti».