BARI - Si è tenuta nei giorni scorsi la prima riunione del tavolo tecnico che porterà al protocollo d’intesa per la definizione degli interventi di monitoraggio dell’Impianto di compostaggio Aseco di Ginosa. Al tavolo hanno partecipato Ager, AqP, Aseco, Regione Puglia e il Comune di Ginosa.
“Il territorio di Ginosa - spiega il capogruppo del M5S Marco Galante, invitato al tavolo - da troppi anni subisce i disagi dovuti dall’impatto ambientale ed economico dell’impianto Aseco. Il protocollo d’intesa garantirà un maggiore controllo e individuerà gli interventi di monitoraggio da condurre sul sito e l’organizzazione dei flussi dei rifiuti autorizzati in ingresso, quando lo stesso rientrerà in esercizio al termine dei lavori di adeguamento impiantistico che consentiranno di ridurre in modo considerevole le emissioni odorigene. Attualmente è in corso il procedimento di riesame dell’AIA ai fini dell’adeguamento alle BAT di settore, cioè le tecniche e le modalità di progettazione più efficienti e avanzate per ottenere un elevato livello di protezione dell’ambiente. Insieme al sindaco di Ginosa Vito Parisi sono state ribadite le richieste che avevo fatto in sede di discussione del Piano Rifiuti: royalty corrisposte da Aseco al Comune; riduzione della tariffa di conferimento dell’umido per abbattere il costo della Tari per i cittadini; il monitoraggio costante delle emissioni da parte di AqP e Aseco, con ulteriori campionamenti, rispetto a quelli già previsti, in caso di segnalazioni dei cittadini. Il Tavolo sarà uno strumento per garantire una gestione aperta e trasparente dell'impianto, per questo è stato proposto di renderlo permanente. A questo si aggiungono interventi annuali promossi da Aseco in campo sociale o ambientale. In particolare, ho chiesto ad Aqp una maggiore attenzione per il territorio, ad iniziare dai depuratori di Ginosa e della Marina di Ginosa, in modo da potenziare il recupero dei reflui per uso industriale e agricolo e poter così dare una mano agli agricoltori alle prese con il problema della siccità. Temi di cui si è iniziato a discutere nella prima riunione del tavolo, cui ovviamente seguiranno altri incontri per definire il protocollo con cui auspichiamo di avviare un nuovo modello di gestione. Abbiamo, inoltre, chiesto di limitare l’ingresso presso l’impianto ASECO solo ai fanghi provenienti da impianti di depurazione efficienti dalla provincia ionica e, in generale, un attento controllo sulla gestione e tipologia dei flussi dei rifiuti in ingresso. L’attenzione sarà sempre massima”.
“Il territorio di Ginosa - spiega il capogruppo del M5S Marco Galante, invitato al tavolo - da troppi anni subisce i disagi dovuti dall’impatto ambientale ed economico dell’impianto Aseco. Il protocollo d’intesa garantirà un maggiore controllo e individuerà gli interventi di monitoraggio da condurre sul sito e l’organizzazione dei flussi dei rifiuti autorizzati in ingresso, quando lo stesso rientrerà in esercizio al termine dei lavori di adeguamento impiantistico che consentiranno di ridurre in modo considerevole le emissioni odorigene. Attualmente è in corso il procedimento di riesame dell’AIA ai fini dell’adeguamento alle BAT di settore, cioè le tecniche e le modalità di progettazione più efficienti e avanzate per ottenere un elevato livello di protezione dell’ambiente. Insieme al sindaco di Ginosa Vito Parisi sono state ribadite le richieste che avevo fatto in sede di discussione del Piano Rifiuti: royalty corrisposte da Aseco al Comune; riduzione della tariffa di conferimento dell’umido per abbattere il costo della Tari per i cittadini; il monitoraggio costante delle emissioni da parte di AqP e Aseco, con ulteriori campionamenti, rispetto a quelli già previsti, in caso di segnalazioni dei cittadini. Il Tavolo sarà uno strumento per garantire una gestione aperta e trasparente dell'impianto, per questo è stato proposto di renderlo permanente. A questo si aggiungono interventi annuali promossi da Aseco in campo sociale o ambientale. In particolare, ho chiesto ad Aqp una maggiore attenzione per il territorio, ad iniziare dai depuratori di Ginosa e della Marina di Ginosa, in modo da potenziare il recupero dei reflui per uso industriale e agricolo e poter così dare una mano agli agricoltori alle prese con il problema della siccità. Temi di cui si è iniziato a discutere nella prima riunione del tavolo, cui ovviamente seguiranno altri incontri per definire il protocollo con cui auspichiamo di avviare un nuovo modello di gestione. Abbiamo, inoltre, chiesto di limitare l’ingresso presso l’impianto ASECO solo ai fanghi provenienti da impianti di depurazione efficienti dalla provincia ionica e, in generale, un attento controllo sulla gestione e tipologia dei flussi dei rifiuti in ingresso. L’attenzione sarà sempre massima”.