Believe Italia: grande successo per l'iniziativa Believe ME Songwriting Camp
MILANO - L’arte può ancora rendere il mondo un posto migliore; ed un approccio serio, sincero ed appassionato, dove l’azione ha più peso delle semplici parole e dichiarazioni d’intenti, può riuscirci ancora di più, ancora meglio, più in profondità. Ecco: questa è l’eredità più intensa del Believe ME Songwriting Camp che si è svolto a fine settembre 2022 a Firenze, nella meravigliosa cornice della Officina Sonora del Bigallo (studi di registrazione in un affascinante casale che domina Firenze dalle colline, regalando delle viste indimenticabili sulla città ma al tempo stesso permettendo una perfetta “immersione creativa”).
Nove giovanissime ragazze, selezionate dal team di Believe Italia: Alek, Assurditè, Beatrice Dellacasa, Hanami, Livrea, Margherita Grechi, Minerva, Rebtheprod, Roslyn. Tre giorni intensi, da giocare col massimo della libertà ma al tempo stesso col massimo della motivazione per migliorare la propria musica, la propria scrittura, le proprie conoscenze. A coordinare il tutto, due tutor d’eccezione: Cristiana Della Vecchia (tastierista, produttrice ed arrangiatrice di grande talento nel panorama indie contemporaneo) e Sine (dj e producer: c’è tantissimo di suo nell’identità sonora di Coez e Noyz giusto per fare due nomi).
Lo scopo: permettere di esplorare i confini della propria creatività in libertà assoluta, cercando però anche nuove strade nella complessa arte di costruire ed arrangiare canzoni, in un’atmosfera “orizzontale” di collaborazione e condivisione. Con una Industry musicale che ancora troppo spesso deve risolvere forti sbilanciamenti in fatto di gender equality, a partire dal ruolo di autrici e songwriter, il management di Believe Italia (presente in tutt’e tre i giorni del camp con Chiara Sacchini, Alessandra Pellegrineschi, Paolo Colavolpe, Fabrizio Tudisco e Luca Daher) ha voluto lanciare un segnale concreto, con un progetto senza nessun fine di lucro diretto – non era in palio nulla, né contratti discografici né diritti sulla produzione o distribuzione – ma solo con la voglia di passare dalle parole ai fatti. La “responsabilità sociale” dell’arte non deve essere solo uno slogan dietro cui ripararsi. Chiama fatica, tempo, investimenti, se la si vuole portare avanti per davvero.
Poi però si viene ripagati. Tantissimo. Grazie anche alla preziosa collaborazione di Spotify (che ha
portato come ospite d’eccezione Federica Abbate all'interno del progetto Noteable 'Created by Women') ed Equaly (che con la presenza di Sara Colantonio ha arricchito l’esperienza delle ragazze di nozioni, consigli ed aneddoti per superare ogni forma di discriminazione e gender gap nell’industria musicale), il lungo weekend del Believe ME Songwriting Camp è stato davvero un’esperienza fondamentale. Se ne sono accorti anche gli ospiti presentatisi a fare visita, come la cantante, polistrumentista e produttrice Hu e Alessia Conciatori, Manager di Hu, che sono prossime all’apertura di un’etichetta discografica, e che – esattamente come Federica Abbate – si sono spese tantissimo ad ascoltare, consigliare, aiutare.
…ma appunto: l’arte, quando è giocata al massimo della sincerità e della purezza, rende sempre il mondo migliore. E le nozioni così come il calore e il senso di fiducia che ha circondato le nove ragazze selezionate per Believe ME hanno un peso ed un effetto reale: qualcosa che di sicuro regalerà all’industria musicale (ripetiamo: ancora troppo spesso e in troppi ruoli declinata troppo al maschile, stortura che la stessa Believe Italia ha combattuto nei fatti componendo il suo top management verso un sostanziale equilibrio di genere) nove ragazze dal talento più forte, più consapevole, più ricco. Capaci di credere in sé stesse, e di fare la differenza.