Caro bollette: chiude storica catena alberghiera salentina
LECCE - Inaugurata nel 1966, la storica catena di alberghi Caroli Hotels è costretta a chiudere i battenti di cinque stabilimenti in Salento, due a Santa Maria di Leuca e tre a Gallipoli. La richiesta di interrompere i servizi di accoglienza e di ristorazione è già stata presentata alla Prefettura di Lecce, sebbene l’affluenza di turisti non accenni a diminuire. Gli hotel non accetteranno più richieste di pernottamento e riterranno validi solo le prenotazioni già ricevute.
Il caro bollette è il vero colpevole di questa situazione. Infatti l’importo relativo al mese di agosto, speso per l’energia elettrica consumata nei cinque alberghi, ammonta a cinquecentomila euro nonostante i vantaggi offerti dal sistema creditizio e dall’installazione di impianti fotovoltaici. Attilio Caputo, direttore generale di Caroli Hotels, si dice rammaricato per il disagio che dovranno subire partner e ospiti. Dopo aver ringraziato i collaboratori, tra cui duecentosettantacinque dipendenti, si affida a una debole speranza dichiarando: “Ci auguriamo che un ritorno alla normalità possa creare le condizioni per una riapertura”.
Giancarlo De Venuto, presidente della sezione di Lecce di AssoHotel, condivide l’apprensione dei colleghi affermando: “Invoco politiche incisive, non metodi palliativi, per evitare che altre imprese alberghiere gettino la spugna. Bisogna reagire immediatamente, calmierare i prezzi in maniera sensibile, per evitare il rischio di avere i turisti ma non avere le imprese dove accoglierli”. (Antonio Bottalico)
Il caro bollette è il vero colpevole di questa situazione. Infatti l’importo relativo al mese di agosto, speso per l’energia elettrica consumata nei cinque alberghi, ammonta a cinquecentomila euro nonostante i vantaggi offerti dal sistema creditizio e dall’installazione di impianti fotovoltaici. Attilio Caputo, direttore generale di Caroli Hotels, si dice rammaricato per il disagio che dovranno subire partner e ospiti. Dopo aver ringraziato i collaboratori, tra cui duecentosettantacinque dipendenti, si affida a una debole speranza dichiarando: “Ci auguriamo che un ritorno alla normalità possa creare le condizioni per una riapertura”.
Giancarlo De Venuto, presidente della sezione di Lecce di AssoHotel, condivide l’apprensione dei colleghi affermando: “Invoco politiche incisive, non metodi palliativi, per evitare che altre imprese alberghiere gettino la spugna. Bisogna reagire immediatamente, calmierare i prezzi in maniera sensibile, per evitare il rischio di avere i turisti ma non avere le imprese dove accoglierli”. (Antonio Bottalico)