Destinazione turistica Salento, il direttore del Dipartimento Turismo Aldo Patruno: “Bisogna creare un welfare turistico”


LECCE - Si è svolto presso l’Auditorium S.Castromediano di Lecce il convegno dal titolo “La destinazione turistica Salento” organizzato dalla nascente associazione di promozione del territorio Hirundo. L’incontro patrocinato dalla Provincia di Lecce è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Economia e il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento, rappresentato anche da Claudia Ferreri, Cristina Maccaroni, Irene Invidia e Claudia Inguscio prossime laureande dell’Ateneo Salentino in funzione di moderatrici.

 L’introduzione dei lavori, a cura di Pierandrea Fanigliulo, giornalista e presidente della nascente associazione, ha puntato l’attenzione su due aspetti ritenuti fondamentali per raggiungere l’obiettivo finale, ovvero cancellare quel famoso “ma” dopo gli elogi al nostro territorio: “Sono ormai troppi anni che sento ripetere da operatori del settore, o anche da semplici turisti, che il Salento ha potenzialità enormi ma…ecco credo che il fine ultimo debba essere quello di cancellare quel ma. Per farlo diventano fondamentali due aspetti: la creazione di una vera cabina di regia del turismo e l’indispensabile ruolo guida dell’Università del Salento a cui il territorio si deve rivolgere per formare i propri professionisti.”.
Ad aprire i lavori, portando al contempo i saluti del Presidente della Provincia Stefano Minerva, Fabio Tarantino sindaco di Martano ma presente in veste di consigliere provinciale con delega al turismo. Il neo consigliere ha sottolineato quanto il territorio abbia bisogno di riappropriarsi dei propri valori e quanto la Provincia intenda mettere in atto le giuste azioni a supporto dell’intero comparto anche in termini di collegamenti.
In rappresentanza dell’Università del Salento e, in particolare, dei dipartimenti in Scienze dell’Economia e Scienze Giuridiche, sono intervenuti il professore Amedeo Maizza e il professore Francesco Tuccari; il primo analizzando “La destinazione turistica Salento 2030”, il secondo “Il ruolo strategico delle PA nella destinazione turistica Salento”. “Bisogna iniziare a guardare non soltanto il mare del Salento – sottolinea il docente di economia dell’UniSalento – ma anche il Salento dal mare. In questo modo si potranno valorizzare quelle eccellenze che possono portare ad una reale destagionalizzazione”.
A tal proposito Nevio D’Arpa, CEO&Founder di BTM, ha evidenziato, tra le altre cose, l’inspiegabile chiusura degli stabilimenti balneari in un territorio che consente di godere del proprio mare sino a fine a ottobre: “Incredibile che in giornate come queste, con punte di 30 gradi, sole e cielo terzo, gli stabilimenti salentini siano chiusi. Per non parlare dell’incuria degli spazi pubblici e i rifiuti abbandonati ovunque. Inoltre diventa fondamentale il turismo di prossimità, la riscoperta dei borghi, delle eccellenze enogastronomiche locali intese come veicolo per conoscere in maniera più approfondita una realtà territoriale”.
Tra gli operatori intervenuti Vito Del Vecchio ha rappresentato il Togo Bay tra le eccellenze salentine, ma non solo, per quanto concerne la ricettività balneare. Del Vecchio ha raccontato quali azioni sono state compiute negli anni per raggiungere uno standard qualitativo nei servizi in grado di attrarre un target di turismo che abbraccia uno spicchio molto ampio di turisti stranieri. Strategicamente indispensabile per raggiungere i propri obiettivi risulta essere il capitale umano, dimostrando che, anche negli anni di pandemia, il personale sia cresciuto a livello numerico per garantire uno standard qualitativo sempre maggiore.
Della stessa idea il proprietario di Coffyness Michele Merico, in grado di portare il “Salento internazionalizzato” anche a Milano. “Il prossimo step sarà l’America e, precisamente, Manhattan dove continueremo ad accogliere i nostri clienti in un Salento legato alle proprie origini ma con una veste internazionale”.  
A seguire è intervenuto Marino Cazzato presidente dell’associazione Festival i colori dell’Olio di Presicce-Acquarica. Come ha raccontato il presidente Cazzato il festival è giunto ormai alla sua tredicesima edizione e lavora già per la quattordicesima. Un vero e proprio unicum nel territorio che consente ormai da anni di godere di artisti di livello internazionale in maniera totalmente gratuita. De Gregori, Litfiba, Alex Britti e ultimi Noemi e Fabrizio Moro sono solo alcuni dei nomi che l’associazione è riuscita a portare nel Sud Salento attraverso impegno, passione e intraprendenza. Un messaggio molto forte che va a sottolineare quanto la volontà di fare sia più forte di
alibi e impedimenti più o meno oggettivi.
“CDS Hotels e Università del Salento: un connubio che crea valore” è stato il titolo dell’intervento di Gabriele Totisco Business Analyst di CDS Hotels. Di particolare interesse è stato il confronto tra strutture della medesima azienda ma presenti in territori diversi sebbene facenti parte della stessa regione: la prima in Provincia di Lecce, la seconda in Provincia di Bari. Tra i dati riportati nell’analisi del dottor Totisco è emersa una maggiore propensione nel barese ad allungare la “stagione estiva”. Mentre nel Salento “la stagione” sembra finire prima. Anche il rappresentante di CDS Hotels ha sottolineato la necessità di una cabina di regia che coordini il settore in maniera analitica e funzionale.
Pierpaolo Barnaba, Sales e Marketing Director – Gruppo Cedat85 – La Sommità, ha rappresentato una delle strutture ricettive più esclusive dell’intero Sud Italia. A tal proposito il suo prezioso contributo ai lavori ha evidenziato una serie di azioni necessarie a garantire uno standard qualitativo sempre elevatissimo. Tra queste, ad esempio, la capacità di attrarre turisti d’oltreoceano molto più propensi ad un ampio Early Booking che consente a La Sommità una programmazione minuziosa delle attività. Inoltre, come sottolineato dallo stesso Barnaba, riuscire ad attrarre quel tipo di turismo fa sì che la destagionalizzazione diventi logica conseguenza delle diverse abitudini.
La chiusura del convegno è stata riservata al direttore del Dipartimento Turismo della Regione Puglia Aldo Patruno che ha raggiunto Lecce per l’occasione nonostante gli impegni legati alla Fiera del Levante. Il direttore Patruno ha evidenziato i numeri positivi e in costante crescita del settore turistico: “La Puglia ha ormai terminato la fase uno che era quella del posizionamento. Ora la nostra Regione deve concentrarsi sulla fase due, ovvero quella relativa alla qualità. Per fare questo vi è bisogno di un vero e proprio welfare turistico nel quale la stessa popolazione sia proattiva nel miglioramento del turismo pugliese. Ci sarà un centro di coordinamento a Bari, una sorta di testa pensante che avrà sue omologhe più piccole nelle varie province per attuare quelle azioni necessarie ad alzare l’asticella qualitativa dell’esperienza turistica in Puglia”.

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