Zeppelin. Non darti mai delle arie” è l’ultimo libro pubblicato da Fabio Gimignani, un pulp demenziale, dissacrante e accattivante, nato durante la pandemia. Pubblicato nel 2020 è già alla sua seconda edizione. Il titolo è ispirato al dirigibile rigido Zeppelin e dopo aver letto i primi capitoli di questa opera ne comprenderete il perché.
Lui è Orville Landers. La sua ultima vittima è stata Gloria Benton, scelta dopo aver deciso di rivalersi su coloro che acquistavano un’auto Toyota, non avendo digerito un ordine restrittivo a suo carico emesso dal tribunale in seguito a una causa contro il marchio giapponese. Così dopo essersi barricato in casa per una settimana, il serial killer improvvisato aveva deciso di uscire e mietere la sua quarta vittima. Dopo aver tramortito e caricato la Benton dentro il bagagliaio, doveva decidere come sbarazzarsene. L’ha portata nella sua baita in montagna e, dopo aver rivestito tutto quanto con cellophane americano al 100%, le ha perforato il cranio in puro stile Dexter. Ma adesso i resti della Benton andavano smaltiti prima che il fetore iniziasse ad attirare curiosi. Le prime tre vittime avevano contribuito a formare la struttura dei pilastri di un ponte autostradale, ma per la Benton, forte della propria esperienza di chimico, ha optato per l’elio spedendo la donna in volo tra le cime degli abeti del New Hampshire. Sono passati tre mesi, le strade sono piene di nuove Toyota e non c’è stata nessuna notizia di cadaveri piombati dal cielo. È arrivato il momento di ricominciare.
Questo è solo l’inizio della storia, all’interno della quale improbabili e curiosi personaggi prenderanno vita man mano che le pagine avorio di Zeppelin scoreranno tra le dita, fino a ritrovarsi tutti attorno al tavolo di una birreria e sollevare il proprio bicchiere per un brindisi liberatorio.
Sinossi
Un serial killer esordiente, talmente sfigato da essere invincibile. L’odio viscerale per una nota marca di automobili giapponesi, la venerazione per Dexter Morgan e un colpo di genio che potrebbe rivoluzionare l’industria della morte su larga scala. Ma tutto ciò che sale, prima o poi è destinato a scendere. Questi sono gli ingredienti di Zeppelin, il romanzo Pulp-demenziale che tutto il mondo stava aspettando per inorridire e ridere a crepapelle. Dissacrante, acido, irriverente, dolce e delirante, questo libro occuperà un posto d’onore nella vostra libreria, così come i suoi personaggi ne occuperanno uno nel vostro cuore.
Fabio Gimignani è nato a Firenze nel 1965. Ha lavorato fin da giovanissimo nel campo della Comunicazione, prima come grafico e poi come creativo, cimentandomi sempre più spesso con quella scrittura che successivamente sarebbe stata definita "persuasiva" e misurandosi con realtà commerciali di respiro internazionale. Ha scelto di seguire il mondo dell'Editoria. Pubblica per lavoro e scrive per piacere.
Ha pubblicato nel 2016, in collaborazione con Rosanna Franceschina, il romanzo Origami. Sempre nel 2016 ha curato l’antologia Il giardino delle meraviglie, inserendovi due racconti, e ha pubblicato la prima raccolta Ossi di seppia per coccodrilli.
Nel 2017 ha ideato e coordinato la raccolta di racconti erotici Masquerade, per la quale ha scritto due racconti e, nel 2018, hanno visto la luce il romanzo breve La valle dei cedri e Gli artigli delle farfalle che, con le sue quasi novecento pagine Gimignani ha pensato di poterlo definire il suo romanzo di formazione.
Nel 2019 ha pubblicato la nuova raccolta di racconti Ossi di seppia per coccodrilli 2 e nel 2020, dato il bisogno di ridere per ribattere ai disagi della pandemia, il romanzo pulp-demenziale Zeppelin.
Attualmente sta lavorando a un nuovo romanzo interpretato dagli stessi personaggi di Zeppelin dal titolo Shaker, che vedrà la luce entro Natale 2022, e a un thriller internazionale basato sulla politica europea pre-pandemica dal titolo Tunnel, che prevede di pubblicare nel corso del 2023.