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LUIGI LAGUARAGNELLA - Già la vigilia della partita è stata infuocata dal clima stile "remuntada", al Camp Nou Barcellona e Inter, poi, se le sono suonate in un continuo botta e risposta di gol. Tra i catalani e i meneghini finisce 3-3 con il colpo del ko fallito clamorosamente da Asllani nei minuti di recupero. Il risultato, però, tiene l'Inter avvantaggiata nel girone di Champions rispetto agli uomini di Xavi. Il Barcellona scende in campo con Rafihna più pimpante rispetto la gara d'andata, mentre Dembele continua ad essere la spina nel fianco, ma i ragazzi di Inzaghi sono ben ordinati e disposti in campo. Bastoni sfodera una prestazione eccellente e il centrocampo con Mhkitaryan, Calhanoglu e Barella tiene testa a Gavi e Pedri che facilitano i fraseggi dei blaugrana, senza però creare eccessivi pericoli. Dzeko, invece, potrebbe già spostare gli equilibri, ma la zampata termina sulla traversa; poco prima il tiro di Dumfries è fermato da Ter Stegen. Poi sul finire del primo tempo il Barcellona passa: da sinistra Dimarco si fa imbambolare da Rafinha e Sergi Roberto che serve in area Dembele per la botta vincente.
I nerazzurri non si lasciano intimorire e nel secondo il lancio in profondità e preciso per l'imbucata in area di Barella che si gira e calcia. Mentre il Barcellona diventa pressante con il possesso palla, Skriniar e De Vrij tengono a distanza Levandowsky. Calhanoglu sfiora il gol con un colpo da biliardo, poi Skriniar di testa sfiora il raddoppio. Dall'altra parte Dembele scalda i guanti di Onana. L'Inter affonda dalle fasce soprattutto dal "lato Dumfries. Dagli spazi lasciati da Piqué e compagni nasce il colpo del Toro. Il traversone di Calhanoglu sembra lungo, ma non per Lautaro appannato fino a quel momento. L'argentino stoppa, salta l'avversario e angola il pallone creando un doppio palo prima di insaccarsi. La reazione del Barca è veemente a sprazzi. Xavi inserisce De Jong e Kessie che offrono maggiori geometrie. L'Inter potrebbe andare ancora a segno con Dzeko. Il grido di gioia del pubblico per il pari è strozzato a causa del fuorigioco di Levandosky. Il polacco riesce comunque a tenere a galla i catalani: il tiro dal limite è deviato da Bastoni e lascia impalato Onana.
Inzaghi inserisce Darmian e Bellanova e Gosens per dare maggior supporto alla difesa. I nerazzurri occupano bene le zone del campo e ribalta nuovamente il risultato. Onana con il mirino ai piedi rinvia verso Lautaro con il Barcellona scoperto. Il numero dieci interista stoppa e passa sull'altra sponda a Gosens che in area non fallisce e ammutolisce tutto il Camp Nou, ma non i tifosi interisti arrivati in Spagna. Sembra materializzarsi il colpaccio, poi nei minuti di recupero Eric trova il cross giusto per la testa di Levandosky autore del terzo gol e della doppietta personale. Il Barca resta in partita, l'Inter respinge ogni pressione avversaria stando attenta a non subire la beffa che invece avrebbe dato ai suoi avversari. Pochi attimi prima del fischio finale Lautaro serve la palla vincente, ma Asllani entrando in area si lascia incantare da Ter Stegen e fallisce la quarta rete che avrebbe chiuso quasi ogni tipo di conto, di risultato e di calcolo per la qualificazione agli ottavi. L'Inter, si sa, è pazza è al Camp Nou è riuscita a regalare uno spettacolo con i consueti sussulti ai suoi tifosi. Il pareggio lascia un retrogusto amaro dopo la prestazione positiva, ma il Barca resta ancora sotto.