Meloni, oggi il voto di fiducia al Senato. "La rotta è tracciata, andiamo avanti"

via Giorgia Meloni fb
ROMA - Dopo aver incassato la fiducia alla Camera con 235 voti a favore e 154 no, il nuovo esecutivo va oggi alla prova di Palazzo Madama. "La rotta è tracciata - ha detto ieri dopo il voto la neopremier Giorgia Meloni - : andiamo avanti".

In serata la neopremier ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Palazzo Chigi ha spiegato che la presidente del Consiglio ha ringraziato il capo della Casa Bianca “per le congratulazioni". I due leader hanno poi concordato sull’importanza di continuare a lavorare insieme nell'alleanza transatlantica per affrontare le sfide comuni, “come la guerra in Ucraina e la crisi energetica e alimentare”.

"Per la prima volta abbiamo un presidente del Consiglio che disegna un orizzonte di 10 anni con un discorso serio, di alto livello". Così Guido Crosetto al 'Corriere della sera'. Conte ha già dichiarato che non voterà il prossimo invio di armi all’Ucraina, le dispiace? "Sarà un problema, sì, nel senso che su temi così importanti sarebbe meglio avere il Parlamento unito. Conte dovrà spiegare perché ha deciso di assumere una posizione diversa, visto che il M5S l’invio di armi lo ha votato", dice il ministro della Difesa.

"Le minacce e i professionisti del NO a tutto non ci fermeranno. Sbloccare i cantieri significa dare lavoro a operai, artigiani e imprenditori, significa rendere l'Italia più moderna e sicura, significa lavorare di più e inquinare di meno. Avanti!". E' quanto afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sostenibili Matteo Salvini che oggi su facebook posta una foto con una scritta fatta su un muro: "Salvini boia. Ora e sempre resistenza. Avanti no Tav".

"Giorgia Meloni ha fatto un’infinita lista della spesa con dentro tutti i mali italiani, ma senza una traccia sul “come” fare le cose. Non c’è alcuna scelta, né idea di Paese. Sembrava di ascoltare Conte o Rumor, altro che rivoluzione sovranista. Tutta fuffa, una noia mortale". Lo dice Carlo Calenda a 'Repubblica'.

"Il discorso di oggi dimostra che lei non è pronta per le terribili sfide che abbiamo davanti. E ha pure una squadra modestissima", dice ancora il leader di Azione sul discorso della premier alla Camera per la fiducia. Del Pd, Calenda tra l'altro dice: "Letta non può continuare a fingersi morto"; "si deve fare un’opposizione di merito e il Pd deve darsi una svegliata sennò a marzo non esisterà più".

La Meloni "mi ha risposto in modo secco, non ho avuto diritto di replica. Però devo dire che bastava guardare, oggi fra quei ministri ci sono pochissime donne". Lo ha detto la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani, ad 'Agorà', tornando sul botta e risposta sulle donne con Giorgia Meloni ieri a Montecitorio. "C'è, ed è importante, una donna presidente del Consiglio ma non basta e rompere il tetto se poi ne passa una sola di donna. Sull'emancipazione, su quello che vuole fare, sui servizi per scegliere cosa fare della vita mi pare che la Meloni abbia detto ben poco", ha spiegato ancora la Serracchiani. "I diritti sono patrimonio comune ma in tanti Paesi europei, come Polonia e Ungheria, abbiamo visto che si possono perdere. Vorremmo maggiori rassicurazioni sulle donne dalla Meloni, ieri non ne ha parlato. Anche la nomina della Roccella va in una determinata direzione. Su questo le opposizioni hanno rilevato che saranno dure e ferme", ha aggiunge l'esponente del Pd.

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