BARI - “Il Consiglio regionale ieri ha approvato la mozione sull'ex Cementir di Taranto di cui sono primo firmatario. Si tratta di un passaggio importante ai fini della costruzione di un percorso di riconversione del sito industriale in chiave green ed eco-sostenibile.
Con l'accordo siglato a luglio, infatti, è stato prorogato di altri 12 mesi (fino a settembre 2023) l'utilizzo della cassa integrazione per le circa 50 unità lavorative ancora in forza a Cemitaly. Questo periodo va utilizzato al meglio per progettare il futuro di quel sito che, sicuramente, non sarà il cemento". Così in una nota il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd).
"Ferma è, infatti - prosegue Di Gregorio -, la volontà della Regione Puglia di istituire a Taranto un grande polo per la produzione di idrogeno verde. Tale orientamento è, ormai, una necessità stringente per l'effetto combinato dei cambiamenti climatici e della crisi energetica. L'uscita dai combustibili fossili è un'urgenza per tutta l'Europa ed ancora di più per un paese come l'Italia fortemente dipendente da approvvigionamenti esterni. Il sito ex Cementir si estende su un'area di 300mila metri quadri, si trova nell'area industriale di Taranto, è fermo dal 2014, possiede quindi tutte le caratteristiche per ospitare un'iniziativa di produzione di idrogeno verde come da avviso pubblico del Ministero della Transizione Ecologica, cui ha aderito la stessa Giunta regionale pugliese. La mia mozione intende promuovere e sostenere la candidatura dell'ex Cementir di Taranto a sito per la produzione di idrogeno verde. L'approvazione del documento da parte del Consiglio regionale dà più forza a questa ipotesi lanciata dalla Fillea Cgil che è già stata oggetto di alcune riunioni preliminari. Questo percorso deve trovare ora concreta applicazione e diventare il primo, significativo tassello di una più ampia riconversione del tessuto industriale di Taranto in chiave eco-sostenibile”.
"Ferma è, infatti - prosegue Di Gregorio -, la volontà della Regione Puglia di istituire a Taranto un grande polo per la produzione di idrogeno verde. Tale orientamento è, ormai, una necessità stringente per l'effetto combinato dei cambiamenti climatici e della crisi energetica. L'uscita dai combustibili fossili è un'urgenza per tutta l'Europa ed ancora di più per un paese come l'Italia fortemente dipendente da approvvigionamenti esterni. Il sito ex Cementir si estende su un'area di 300mila metri quadri, si trova nell'area industriale di Taranto, è fermo dal 2014, possiede quindi tutte le caratteristiche per ospitare un'iniziativa di produzione di idrogeno verde come da avviso pubblico del Ministero della Transizione Ecologica, cui ha aderito la stessa Giunta regionale pugliese. La mia mozione intende promuovere e sostenere la candidatura dell'ex Cementir di Taranto a sito per la produzione di idrogeno verde. L'approvazione del documento da parte del Consiglio regionale dà più forza a questa ipotesi lanciata dalla Fillea Cgil che è già stata oggetto di alcune riunioni preliminari. Questo percorso deve trovare ora concreta applicazione e diventare il primo, significativo tassello di una più ampia riconversione del tessuto industriale di Taranto in chiave eco-sostenibile”.