BARLETTA - Parte oggi il servizio di psico oncologia all’interno del reparto di Ematologia dell’Ospedale “Dimiccoli” di Barletta grazie alla borsa di studio finanziata dal Calcit di Andria. Dopo il via libera della Asl Bt ed il completamento di tutte le procedure burocratiche necessarie arriva a compimento un progetto fortemente voluto dall’associazione andriese che si occupa da quasi 40 anni di malati oncologici. La dott.ssa Angela Quacquarelli, esperta psico oncologa e già impegnata nel progetto “Fenice” con il Calcit, avvierà il servizio all’interno del reparto di Ematologia diretto dal Dott. Giuseppe Tarantini e negli altri reparti oncologici affiancando medici e pazienti.
“Finalmente partiamo - spiega il Dott. Nicola Mariano, Presidente del Calcit - sono davvero orgoglioso assieme a tutti i soci dell’associazione di esser riuscito a far partire questo progetto che era uno degli obiettivi della nostra “Grande C”. Un ringraziamento a tutti coloro i quali continuano a donare al Calcit ma soprattutto all’ASL BT che ha deciso di sostenere questa nostra idea dotando di un servizio ospedaliero di Psiconcologia, previsto nei reparti di Oncologia così come quello di Nutrizione, ancora assenti in un ospedale come il Dimiccoli ed a cui il Calcit vuole, con questa borsa di studio e con le sue professionalità, contribuire a rendere fruibili da parte dei pazienti oncologici del territorio”.
“Finalmente partiamo - spiega il Dott. Nicola Mariano, Presidente del Calcit - sono davvero orgoglioso assieme a tutti i soci dell’associazione di esser riuscito a far partire questo progetto che era uno degli obiettivi della nostra “Grande C”. Un ringraziamento a tutti coloro i quali continuano a donare al Calcit ma soprattutto all’ASL BT che ha deciso di sostenere questa nostra idea dotando di un servizio ospedaliero di Psiconcologia, previsto nei reparti di Oncologia così come quello di Nutrizione, ancora assenti in un ospedale come il Dimiccoli ed a cui il Calcit vuole, con questa borsa di studio e con le sue professionalità, contribuire a rendere fruibili da parte dei pazienti oncologici del territorio”.