Ucraina: ancora bombe su Nikopol

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KIEV - Le sirene antiaeree sono risuonate durante tutta la scorsa notte in molte zone dell’Ucraina. Gli attacchi, però, hanno riguardato solo il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, assieme alle comunità di Marhanets e di Myrove. Non ci sarebbero vittime e feriti ma sono state danneggiate case, automobili, un’azienda alimentare e una rete idrica. I russi si sarebbero serviti di Grad Mlrs, ossia sistemi missilistici a lancio multiplo, di artiglieria pesante e di droni kamikaze.

Nella giornata di ieri, il fuoco russo avrebbe causato sette vittime civili e tre feriti a Bakhmut, cittadina nella regione orientale di Donetsk. A Melitopol, nella parte della provincia di Zaporizhzhia entrata a far parte della Federazione Russa, cinque persone sono state ferite questa mattina dall’esplosione di un autobomba davanti alla sede di un’emittente televisiva, la ZaTV. In un intervento da remoto alla conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina, Zelensky ha denunciato che i razzi russi e i droni di fabbricazione iraniana hanno distrutto più di un terzo del sistema energetico del Paese.

Nei prossimi giorni, alcuni ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) si recheranno in due centrali ucraine per individuare attività e materiali nucleari non dichiarati. Questa decisione è stata presa in seguito alle pesanti dichiarazioni del Cremlino, che ha accusato Kiev di star preparando una bomba sporca con la quale attaccherà il proprio territorio annesso alla Russia. Le bombe sporche sono ordigni convenzionali, che generano una detonazione circoscritta, ma che rilasciano materiale radioattivo in modo da rendere inagibile l’area in cui esplodono. Il capo dell’Aiea ha precisato che una di queste località è stata ispezionata circa un mese fa, ma che nessuna attività irregolare sarebbe emersa dopo il controllo. (Antonio Bottalico)

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