COLOGNO MONZESE(MI) - Stasera a “Rai Scoglio 24”, la rubrica di Striscia la notizia dedicata alla Rai, Pinuccio torna a indagare sugli sprechi della tivù di Stato.
Oltre al “mercatino nero” delle scenografie (vedi servizio), secondo un lavoratore di una cooperativa esterna, appaltatrice Rai, c’erano anche altri metodi per “fare la cresta” all’interno della tv pubblica. «Uno era l’appalto dei trasporti: la Rai faceva la richiesta di un bilico e noi mandavamo un camioncino semplice, che costava molto meno. Non solo: a Sanremo lavoravano 18/20 operai, ma a fine giornata venivano fatte figurare 40/50 persone. I soldi che avanzavano venivano divisi…».
L’intervistato rivela all’inviato di Striscia anche un presunto giro di “bustarelle”: «Mi è capitato di vedere dei contanti passare di mano». Un fatto gravissimo, confermato da un verbale di audizione interna Rai scovato da Pinuccio: «Un dipendente di una ditta che aveva vinto un appalto ha dichiarato di aver visto un uomo Rai venire mensilmente da loro a ritirare una busta di denaro contante: una sorta di tangente che ha provato più volte a denunciare», riporta l’inviato. Che fine hanno fatto le denunce?