Al Castello di Bitritto 'Frida, la fragilità e la forza' da un'idea di Cristina Maremonti
BITRITTO (BA) - Sala Castello del Comune di Bitritto, dal 25 al 27 novembre p.v.: “Frida, la fragilità e la
forza. Dalle fotografie di Leo Matiz all’interpretazione di CarteM studio”, questa mostra e tutto ciò che
sarà interpretato nelle tre giornate, nasce da una idea di Cristina Maremonti, presidente del Cif
provinciale Bari in collaborazione con la presidente del Cif Bitritto Patrizia Masellis, CarteM Studio,
Medea Aps, il Centro Antiviolenza Agar di Modugno e con il patrocinio del Comune di Bitritto.
Durante il vernissage di venerdì sera 25 la prof.ssa Armida Massarelli racconterà dell’amore fra Frida e Leo, la poetessa Anna Materi declamerà poesie sulle opere e Meo Castellano, artista e cofondatore di CarteM studio, spiegherà i motivi degli interventi materici sulle foto.
Il sabato 26 la Compagnia teatrale Officina d’arte metterà in scena lo spettacolo di teatro sociale “Io Frida, le passioni di un’artista”.
Domenica 27 il finissage sarà curato dall’Associazione di promozione sociale Medea che proporrà la performance artistica “Qualche piccola punzecchiatura”.
Infine l’intervento di una volontaria del Centro Antiviolenza Agar.
L’evento ha il fine di essere al fianco delle donne, sempre e comunque, sia che siano purtroppo oggetto di violenza, sia che vivano realtà di fragilità sociale.
Se le cause di tanta violenza sulle donne sono il silenzio, l’omertà, la paura, il dolore, il fine di tale mostra è ricordare che non si è da sole ad affrontare tale sofferenza e solo la solidarietà e la vicinanza di persone disponibili all’ascolto possono cambiare per sempre il corso della vita di una donna violata.
Durante il vernissage di venerdì sera 25 la prof.ssa Armida Massarelli racconterà dell’amore fra Frida e Leo, la poetessa Anna Materi declamerà poesie sulle opere e Meo Castellano, artista e cofondatore di CarteM studio, spiegherà i motivi degli interventi materici sulle foto.
Il sabato 26 la Compagnia teatrale Officina d’arte metterà in scena lo spettacolo di teatro sociale “Io Frida, le passioni di un’artista”.
Domenica 27 il finissage sarà curato dall’Associazione di promozione sociale Medea che proporrà la performance artistica “Qualche piccola punzecchiatura”.
Infine l’intervento di una volontaria del Centro Antiviolenza Agar.
L’evento ha il fine di essere al fianco delle donne, sempre e comunque, sia che siano purtroppo oggetto di violenza, sia che vivano realtà di fragilità sociale.
Se le cause di tanta violenza sulle donne sono il silenzio, l’omertà, la paura, il dolore, il fine di tale mostra è ricordare che non si è da sole ad affrontare tale sofferenza e solo la solidarietà e la vicinanza di persone disponibili all’ascolto possono cambiare per sempre il corso della vita di una donna violata.