Approvata la manovra, Meloni: "Coraggiosa e con scelte politiche"
via Giorgia Meloni fb |
ROMA - Approvata dal Cdm la Manovra economica da 35 miliardi per il 2023. "Sono molto soddisfatta del lavoro fatto con questa manovra perché non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa scelte politiche e la presenta un governo che in appena un mese ha scritto e presentato una manovra che ricalca e racconta di una visione politica", ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa dopo l'approvazione della manovra.
"Sono contenta che l'approccio che abbiamo avuto, per come lo vedo, è quello di un bilancio familiare, quando ti occupi di bilancio familiare se mancano risorse non stai a preoccuparti del consenso ma di cosa sia giusto fare per far crescere la famiglia nel migliore dei modi".
"Questa è una manovra figlia di scelte politiche, come è giusto e normale che sia per un governo politico, abbiamo scelto e concentrato le risorse, è una manovra coraggiosa, coerente con gli impegni che abbiamo preso con il popolo italiano e che scommette sul futuro".
"Alla base delle norma che conta complessivamente 35 miliardi di euro ci sono due grandi priorità: la crescita, cioè mettere in sicurezza il tessuto produttivo" e, dall'altra parte "la giustizia sociale, vale a dire l'attenzione alle famiglie e ai redditi più bassi", ha aggiunto la premier.
L’esecutivo ha stanziato in tutto 35 miliardi per la legge di Bilancio 2023, confermata nella notte fra il 21 e il 22 novembre. Eliminata la riduzione Iva su pane e latte, confermati invece su prodotti per l'infanzia e l'igiene intima femminile. Al via Quota 103 per le pensioni, prorogata Opzione donna con modifiche. Da gennaio stretta al Reddito di cittadinanza. Confermato il taglio del cuneo fiscale di tre punti.
Misure contro il caro energia - Le risorse destinate alle misure contro caro energia per i primi tre mesi del 2023 ammontano a oltre 21 miliardi di euro. È stata confermata l'eliminazione degli oneri impropri delle bollette, è stato rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. Stanziati circa 3.1 miliardi per sanità ed enti locali, compreso il trasporto pubblico.
Carburanti - Approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accise e Iva sui carburanti. Il testo rimodula le aliquote accisa agevolate e conferma la sospensione, fino al 30 novembre 2022, dell'applicazione dell'aliquota di accisa sul cosiddetto "gasolio commerciale". Si passa così dall'attuale taglio di 25 centesimi che, comprensivo di Iva, equivaleva a uno sconto al distributore di 30,5 centesimi, ad un taglio di 15 centesimi, che con l'Iva si tradurrà a dicembre in 18,3 centesimi in meno.
Pacchetto famiglia Bonus sociale bollette - Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
Taglio del cuneo fiscale - Taglio cuneo fiscale fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi per un totale di 4.185 miliardi. Previsto poi l'esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 20.000 euro. La riduzione del cuneo - spiega il Mef - è tutta a beneficio dei lavoratori.
Flat tax - Introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. Innalzata la soglia della flat tax a 85mila euro.
Pensioni, al via Quota 103 - Si avvia un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro decontribuzione del 10%. Lo si legge sempre sul comunicato stampa del Consiglio dei ministri.
Opzione donna – Prorogata per il 2023 Opzione donna, il calcolo contributivo che consente alle lavoratrici di ottenere un trattamento pensionistico con requisiti notevolmente ridotti. Ci sono però modifiche: si va in pensione a 58 con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi. Confermata anche Ape sociale per i lavori usuranti.
Reddito cittadinanza - Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d'età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili.