BARI - “La resistenza in carica del DG Arpal è ulteriore riprova della necessità della decadenza, che opera di diritto e per il solo fatto dell’entrata in vigore della legge. Non c’è bisogno di alcun provvedimento dichiarativo, presa d’atto o altri perditempo. Anzi, il DG che restasse in carica e continuasse ad adottare atti e frequentare le sedi, commetterebbe un abuso esponendosi alla nullità degli atti adottati e al reato di usurpazione di funzioni pubbliche. E naturalmente, chiunque lo consentisse, a cominciare dalla Direttrice del dipartimento subentrante, potrebbe ritenersi concorrente, nonché esposta all’ipotesi dell’interruzione di pubblico servizio.
È sempre tutto difficile e attorcigliato quando si tratta del buon andamento della pubblica amministrazione, anche quando la legge si presenta senza alcun punto oscuro.” Così il consigliere regionale Fabiano Amati.
Arpal, Amati: “La decadenza opera di diritto. Restare in carica è usurpazione di funzione pubblica”
diGiornale di Puglia
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