GROTTAGLIE (TA) - L’Amministrazione comunale, in collaborazione con gli Enti del Terzo Settore, scuole, comitati e liberi cittadini, oltre che con l'imprescindibile supporto e maestria dei maestri ceramisti e ceramiste, ha costruito anche quest’anno delle opportunità di riflessione sulla violenza di genere. Così Marianna Annicchiarico, assessora alle Politiche sociali.
Poi Annichiarico prosegue: "Su proposta e coordinamento di Alzaia Onlus ETS, che gestisce lo Sportello antiviolenza Sostegno donna dell’Ambito 6/Ta, con Grottaglie comune capofila, con il supporto dell’Assessorato alle Politiche sociali del comune, si terrà il corteo “25 novembre tutti i giorni”.
"Si riparte dalle strade dunque - spiega - per ribadire l’importanza di costruire insieme Politiche di tutela delle donne realmente efficaci, che consentano loro di uscire da circuiti di violenza troppo spesso letali.
Il corteo partirà alle ore 9 da Piazza Regina Margherita e interesserà via Risorgimento, via Battista, via Castello, via Delle Torri, via Matteotti per terminare in Piazza Principe di Piemonte.
Qui sarà visibile l’installazione delle Scarpette rosse in ceramica, divenute ormai il simbolo della lotta alla violenza delle città delle ceramiche di tutta Italia.
Le scarpette rosse saranno tenute esposte all’interno del Museo delle Ceramiche di Grottaglie per tutta la settimana.
Al corteo hanno aderito le scuole secondarie Don Milani Pertini e il Liceo Artistico Caló, giovani uomini e giovani donne dunque che animeranno la manifestazione e che verranno coinvolti nel dibattito che si terrà in piazza all’arrivo del corteo. Hanno inoltre aderito le associazioni Compagnia del teatro Jonico salentino, Per non farla Franca, Sud in Movimento e Babele.
A testimoniare un percorso di rinascita tutta al femminile, sarà presente Raffaella Marangella, che con il suo brand Craste ha dato un esempio di coraggio e forza, ritagliandosi un proprio spazio nel difficile mondo dell’imprenditoria.
“Generare culture non violente, buone pratiche di accoglienza e rispetto degli altri e percorsi di educazione alle emozioni e alla sessualità : queste le priorità da perseguire – dice Marianna Annicchiarico, assessora alle politiche sociali del Comune di Grottaglie - perché se da un lato occorre dare risposte celeri e certe alle donne che chiedono aiuto, dall’altro urge lavorare sulla prevenzione e sull’abbattimento di stereotipi e pregiudizi che nutrono la cultura maschilista e patriarcale di cui purtroppo sono permeate anche molte donne. Per cui si prospettano ulteriori iniziative che mirano a generare attenzione e cura delle donne e del mondo femminile, perché il rispetto e l’amore per se stesse non lasci spazio a chi, invece, rispetto e amore non ha per loro.”
Il 25 novembre di ogni anno ci ritroviamo a vivere la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma un giorno non è sufficiente – chiosa Antonio Vinci, assessore all’istruzione e cultura - perché c’è ancora tanto da fare e, quotidianamente, occorre anche lottare contro un’arretratezza culturale che vuole ancora le donne un passo indietro rispetto agli uomini e che spesso sfocia in atti di violenza fisica e psicologica. Non bisogna rassegnarsi di fronte alla piaga del femminicidio che sta segnando la società nella quale viviamo e che coinvolge in molti casi anche i minori. Basta essere spettatori di questa “guerra mai dichiarata”. Nel 2022 una vittima su tre è stato un femminicidio. In questo contesto così drammatico, le Istituzioni sono chiamate a cercare di dare il massimo aiuto possibile al territorio e farlo ogni giorno dell’anno, non solo il 25 novembre" conclude.
Poi Annichiarico prosegue: "Su proposta e coordinamento di Alzaia Onlus ETS, che gestisce lo Sportello antiviolenza Sostegno donna dell’Ambito 6/Ta, con Grottaglie comune capofila, con il supporto dell’Assessorato alle Politiche sociali del comune, si terrà il corteo “25 novembre tutti i giorni”.
"Si riparte dalle strade dunque - spiega - per ribadire l’importanza di costruire insieme Politiche di tutela delle donne realmente efficaci, che consentano loro di uscire da circuiti di violenza troppo spesso letali.
Il corteo partirà alle ore 9 da Piazza Regina Margherita e interesserà via Risorgimento, via Battista, via Castello, via Delle Torri, via Matteotti per terminare in Piazza Principe di Piemonte.
Qui sarà visibile l’installazione delle Scarpette rosse in ceramica, divenute ormai il simbolo della lotta alla violenza delle città delle ceramiche di tutta Italia.
Le scarpette rosse saranno tenute esposte all’interno del Museo delle Ceramiche di Grottaglie per tutta la settimana.
Al corteo hanno aderito le scuole secondarie Don Milani Pertini e il Liceo Artistico Caló, giovani uomini e giovani donne dunque che animeranno la manifestazione e che verranno coinvolti nel dibattito che si terrà in piazza all’arrivo del corteo. Hanno inoltre aderito le associazioni Compagnia del teatro Jonico salentino, Per non farla Franca, Sud in Movimento e Babele.
A testimoniare un percorso di rinascita tutta al femminile, sarà presente Raffaella Marangella, che con il suo brand Craste ha dato un esempio di coraggio e forza, ritagliandosi un proprio spazio nel difficile mondo dell’imprenditoria.
“Generare culture non violente, buone pratiche di accoglienza e rispetto degli altri e percorsi di educazione alle emozioni e alla sessualità : queste le priorità da perseguire – dice Marianna Annicchiarico, assessora alle politiche sociali del Comune di Grottaglie - perché se da un lato occorre dare risposte celeri e certe alle donne che chiedono aiuto, dall’altro urge lavorare sulla prevenzione e sull’abbattimento di stereotipi e pregiudizi che nutrono la cultura maschilista e patriarcale di cui purtroppo sono permeate anche molte donne. Per cui si prospettano ulteriori iniziative che mirano a generare attenzione e cura delle donne e del mondo femminile, perché il rispetto e l’amore per se stesse non lasci spazio a chi, invece, rispetto e amore non ha per loro.”
Il 25 novembre di ogni anno ci ritroviamo a vivere la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma un giorno non è sufficiente – chiosa Antonio Vinci, assessore all’istruzione e cultura - perché c’è ancora tanto da fare e, quotidianamente, occorre anche lottare contro un’arretratezza culturale che vuole ancora le donne un passo indietro rispetto agli uomini e che spesso sfocia in atti di violenza fisica e psicologica. Non bisogna rassegnarsi di fronte alla piaga del femminicidio che sta segnando la società nella quale viviamo e che coinvolge in molti casi anche i minori. Basta essere spettatori di questa “guerra mai dichiarata”. Nel 2022 una vittima su tre è stato un femminicidio. In questo contesto così drammatico, le Istituzioni sono chiamate a cercare di dare il massimo aiuto possibile al territorio e farlo ogni giorno dell’anno, non solo il 25 novembre" conclude.