Libri: Nicola Simonetti si chiede “Fur… fanti o santi?”

LIVALCA - Sulla mia scrivania ‘spicca’ tra le carte un libro la cui copertina blu cobalto - perlomeno la mia iride, al momento non perfetta, così l’ha catalogata - mi comunica che si tratta dell’ultima opera del medico, AMICO di lunga data, Nicola Simonetti, la qual cosa non mi esenta dall’emettere un ‘far…fuglio’, in modo che nessuno senta, del tipo ‘ancora un libro di un collaboratore della nostra Gazzetta’, in cui l’ammirazione è così sincera da non tener conto di “amiamo solo quelli che ci ammirano”.

Il titolo del libro di Nicola è tanto singolare quanto indecifrabile: “Fur…fanti o santi? Notizie, curiosità, malattie psichiche o fisiche di dieci potenti che ci hanno governati”, Adda Editore 2022, p. 96 € 10,00; il testo si avvale di una ‘preziosa’ prefazione del professore più famoso d’Italia, quel Michele Mirabella che afferma che, il leader del Gruppo Amici di San Nicola, in questo agile saggio, ci informa sulle condizioni di vita di individui che hanno fatto la storia del genere umano: ”Le scoperte di Simonetti sono interessanti e, spesso, inquietanti. Sempre affascinanti. Come fu, come è stata, la salute di un pugno di grandi protagonisti decisivi della storia umana per il rango e la funzione. Le scoperte sono molte e suggestive e ci aiutano a comprendere…”.

Chi se non l’uomo che ha inondato di ‘ELISIR’ la vita di tutti noi, era il più adatto a tale compito?

Lo scorso anno quando mi sono occupato del volume di Simonetti “Voci spettinate di donne ben pettinate” l’editore Giacomo Adda si è lamentato celiando, in virtù di una consolidata vecchia frequentazione, se “scrivi tutto tu, perché il lettore dovrebbe comprare il libro?” (chiaramente non gli ricordo che giorni fa Lino Patruno - si proprio quello che gira il nostro paese per diffondere il suo libro “Imparate dal Sud. Lezione di sviluppo all’Italia”, Magenes 2022, p. 372 € 16,00, e che il senatore Calderoli ha interpretato come inno… all’autonomia - sulla GdM ha stilato una recensione del libro così analitica da dover in futuro essere citato in una possibile eventuale ‘ristampa’).

Nicola nel suo libro, con il distacco del medico che non si meraviglia di niente, ci affida le cartelle cliniche di personaggi famosissimi e noi, da ‘pro fani’ lettori, veniamo assaliti dal dubbio che, forse, ad alcuni di questi non avremmo affidato neanche la gestione di un… ‘con dono’: si spazia da Churchill a Cossiga, da Eden a Franco, da Hitler a Kennedy, da Putin a Roosevelt, da Stalin alla regina Vittoria. Mirabella conclude il suo intervento con un aneddoto, pescato nel ‘mar asma’ di una movimentata esistenza di uomo di successo, attribuito a Churchill e che vede protagonista ‘una rappresentante politica’.

Con la precisione, pignoleria, scrupolosità e diligenza, forgiata nella sua dimensione di medico-scienziato, Nicola nel capitolo dedicato a Sir Winston Leonard Spencer Churchill chiarisce a Mirabella che la signora cui lui fa riferimento era la prima donna eletta al Parlamento britannico, Lady Astor, e che il ‘battibecco’ avvenne nel 1946.

Amici lettori non vi svelerò l’arcano con l’intento dichiarato di spingervi a procurarvi il libro: quanto accaduto in quel luogo vi farà riflettere tutte le volte che berrete un the o darete dell’ubriaco a qualcuno (chiaramente Nicola e Michele nel ricostruire l’episodio adoperano termini diversi, ma la sostanza resta quella che Churchill non fu solo lo statista che firmò nel 1941 la Carta Atlantica con il presidente degli Stati Uniti F. D. Roosevelt, ma anche un fine oratore - nonostante una balbuzie iniziale a prova di…sigaro - ed efficiente scrittore di storia, tanto da ricevere il ‘lauto’ premio Nobel per la letteratura nel 1953: i ‘maligni’ dicono che gli fu dato il premio con l’impegno che due anni dopo si ritirasse dalla scena politica… chi scrive si limita a ratificare che, in effetti, nel 1955 abbandonò l’agone politico).

Per quanto riguarda i malanni fisici di Roosevelt, il trentaduesimo Presidente degli Stati Uniti d’America, il libro di Nicola è un vero piccolo trattato di medicina: con citazioni e pareri di medici anche italiani ed un encomio particolare per la moglie Eleanor (secondo una ricerca del 1990 molti sanno che la moglie si chiamasse Eleanor, ma pochi sanno di Franklin Delano). Da non trascurare che Simonetti ci regala una chicca-rarità ignota ai più: il famoso motto per cui è famoso Roosevelt “New Deal” (intervento pubblico in economia) non è altro che la libera traduzione di “Novus Ordo Seclorum”, il motto della Massoneria che fu inserito nel 1935 sul retro della banconota da un dollaro.

Francesco Cossiga, l’unico italiano citato da Simonetti, è stato l’ottavo Presidente della Repubblica Italiana - eletto alla prima votazione, come De Nicola e Ciampi, con 752 voti su 977 - da me sempre considerato un uomo ‘sfortunato’ perché incapace di salvare il nostro statista, suo amico, di Maglie Aldo Moro - cui era debitore forse della carriera politica, anche futura - ma, inaspettatamente, nel 1991 ho dovuto riconsiderare tale giudizio. Il caso Vlora, ossia lo sbarco di circa 20.000 cittadini albanesi a Bari, vide il Presidente Cossiga dare del ‘cretino’ al nostro sindaco Enrico Dalfino e, quindi, a noi cittadini baresi: il professore Enrico, con cui avevo rapporti di amicizia da prima che diventasse sindaco, ancor oggi penso si chieda dove ‘avesse sbagliato’… da che parte fosse la ‘stupidità’.

Nicola ci riferisce quello che scrisse il 28 ottobre 2008 “la Repubblica” (direttore Ezio Mauro dal 1996 al 2016) riportando il pensiero dell’ex presidente Cossiga riguardo le manifestazioni studentesche contro la ‘riforma’ Gelmini: si trattava di consigli per il ministro Maroni, un politico morto da pochi giorni. Onestamente ‘inquieta’ leggerle.

Tutte questi personaggi citati nel libro da Simonetti soffrivano di un male che Churchill riassume nel suo slogan preferito: “Dove arrivi se non sei egoista?” e che Nicola ha riassunto nel titolo del libro “Fur…fanti o santi?” e che ritengo si possa sintetizzare in “De…menti o menti?” per una facile, ‘cretina’ battuta.

Il mio commosso riconoscente GRAZIE va a tutte quelle persone normali, che anche quando hanno ricoperto con merito - solo i normali sudano la sostanza - posti di responsabilità hanno applicato regole valide per figli e nipoti: alla fine del secolo scorso con la mia famiglia abbiamo trascorso una settimana di vacanza a Casamicciola e notammo come alcune abitazioni sembrassero sospese nel niente, non solo ma vi erano cantieri a vista dove le eventuali fondamenta erano inesistenti… la proprietaria della pensione mi disse ‘tutto abusivo’.

Nicola conscio che le sue affermazioni - pensate su Putin dichiara che alcuni giornali e agenzie russe hanno avanzato il sospetto che potrebbe ricorrere ad impacchi di sangue di cervo per migliorare le sue capacità fisiche, le doti psichiche e prestazioni sessuali…quest’ultima evenienza è la meno pericolosa’ - potrebbero averci ‘turbato’ non poco ci regala un ultimo capitolo - ultima concessione, tipo ‘contentino’ - di cui il titolo spiega ogni cosa: “Uso politico della malattia. Un caso in Polonia, dove il tifo si burla dei nazisti”.

Insomma mentre eravamo convinti che Nicola voleva affidarci una morale del tipo: vigilate che vi sono tanti ‘fanti’ che si travestono da ‘santi’ed eravamo pronti a ‘santi(ficare)’ le feste, lui con l’espediente adoperato in Polonia per ‘prendere in giro i tedeschi’ non fa che renderci edotti su una frase attribuita a Mahatma Gandhi: “Se pensi che il mondo sia sbagliato ricordati che contiene esseri come te” e poi una riflessione di Wilde che non troverà in sintonia russi ed ucraini e tutti coloro che combattono in ogni angolo della terra da sempre per una causa GIUSTA: “Il mondo ha sempre riso delle proprie tragedie, dal momento che era il solo modo per poterle sopportare: si deduce che qualsiasi cosa sia stata trattata seriamente, appartiene al lato comico delle cose”.

Qualcuno che non conta niente, almeno secondi i canoni di valutazione oggi imperanti, ci ha suggerito in silenzio: si possono abbattere le statue ed i monumenti dedicati a coloro che abbiamo considerato GRANDI, ma la terra che resta sotto sarà sempre dei nostri figli e nipoti che sono l’umanità, quella che creerà nuovi miti più duraturi, in attesa di nuovi ‘fur…fanti o…’.

Nicola Simonetti , non a caso, nel dedicare il libro ad Antonella, Simona, Enrica e Cristiana afferma: per me e Mimma essere i vostri genitori è il dono più bello.