ROMA - Riduzione o eliminazione dell'Iva su pane, latte, pasta e prodotti per l'infanzia. Ma anche tagliare il cuneo di tre punti, anziché due, e quota 103 per le pensioni. Sono queste le nuove misure che potrebbero entrare nella manovra secondo quanto emerso durante la riunione di governo.
Non si vede più l'ipotesi di uno scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero, mentre si conferma un intervento sui crediti d'imposta fino al 2015: il pacchetto è ancora da definire ma resta la possibilità che per importi inferiori ai mille euro ci sia sarà un estratto; in alternativa ci può essere un pagamento ridotto. Per importi superiori, invece, è prevista una riduzione delle sanzioni e degli interessi al 5%.
L'energia resta il capitolo che drena il grosso delle risorse, impegnando oltre 21 miliardi su un totale che dovrebbe aggirarsi sui 30. Con un mantra che si rivela decisivo nella scelta di cosa aggiungere e cosa togliere: "prudenza" in vista di una legge di Bilancio che però il premier Giorgia Meloni vuole anche sostenere le famiglie, con misure per un miliardo, e dare sollievo alle fasce più deboli.
L'approccio della manovra è "prudente" ha ribadito anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che ha fatto appello alle forze politiche: "Sono fiducioso che sosterranno responsabilmente questo approccio". La priorità è sostenere le fasce e le imprese più deboli, assicura il ministro, annunciando anche un taglio del cuneo più consistente di quanto finora previsto (tre punti percentuali) e l'aumento delle soglie del credito d'imposta dal 30 al 35%.