Manovra, Calenda: con Meloni incontro positivo e costruttivo


ROMA - "E’ stato un incontro molto positivo, fatto nel merito dei provvedimenti”. Sono le parole del leader di Azione Carlo Calenda al termine dell’incontro con la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi sulla manovra.

“Abbiamo – ha spiegato – scorso le nostre proposte. Ovviamente ci sono delle cose su cui assolutamente non siamo d’accordo e di cui non abbiamo neppure discusso come la flat tax e altre cose. Quello di cui abbiamo discusso è impresa 4.0 estesa ai beni ambientali; abbiamo discusso molto nel dettaglio l’idea di fare un tetto nazionale al costo del gas e dell’elettricità invece del credito d’imposta; la questione della sanità e in particolare dell’aumento degli stipendi per gli infermieri e un maggior supporto per circa 6 mld; abbiamo detto che va ripristinata Italia sicura; abbiamo fatto un’analisi anche del Pnrr e suggerito alcune opzioni per farlo andare più speditamente e infine abbiamo proposto di concentrare il taglio del cuneo fiscale sui giovani, insieme a un programma straordinario di borse di studio, e far ridiventare il reddito di cittadinanza Rei, cioè farlo gestire dai Comuni”.

“Su molte di queste cose – ha spiegato – abbiamo trovato un’apertura, la disponibilità ad approfondirle. Un incontro estremamente costruttivo con persone che mi sono parse preparate. Il giudizio è molto positivo”.

Sulla manovra “la collaborazione parlamentare c’è per definizione, noi presenteremo emendamenti pur sapendo che i tempi sono strettissimi. Se poi si parla di voto di fiducia ovviamente non ci sarà ma ci siamo impegnati a non fare ostruzionismo parlamentare per mandare il governo in esercizio provvisorio che sarebbe un dramma per l’Italia”, ha aggiunto il leader di Azione. 

La sede parlamentare sarebbe stata opportuna, ha detto ancora Calenda rispondendo a una domanda, “se ci fossero i tempi ma questa volta i tempi sono talmente stretti che abbiamo pensato che sarebbe stato più utile e il governo ha dato un segno di disponibilità non usuale: fare questo lavoro preliminarmente al deposito della manovra perché su molti temi c’è coincidenza di veduta, noi abbiamo presentato una differenza di modalità di implementazione che fa essere le misure più efficienti”.

Detto ciò, quelli relativi a un possibile passaggio del Terzo polo nella coalizione di governo “sono discorsi molto infantili” e “non c’è nessuna nostra disponibilità a essere parte di questa coalizione di governo”, ha sottolineato Calenda, al termine dell’incontro con Giorgia Meloni.

Il leader di Azione non ha mancato di bacchettare il Pd: “Abbiamo offerto al Pd di vedere insieme la contromanovra, non c’è stata risposta. E’ stato inviato un documento di due pagine di titoli dal Pd che non è dignitoso di un partito, gli suggerirei di prendersi un ufficio studi”.

“Loro – ha continuato – hanno un modo di fare opposizione che non ci trova d’accordo: l’opposizione si fa nel merito delle questioni, bisogna dire, se non si è d’accordo, qual è il modo alternativo altrimenti la politica diventa un gioco per bambini: dire no pregiudizialmente senza sapere perchè di si dice no”. 

“Non mi interessa migliorare il fronte dell’opposizione ma i provvedimenti, perchè questo fa l’opposizione. Altrimenti l’opposizione la può fare anche un bambino: se ogni volta che c’è un provvedimento si dice vado in piazza, generico, perché non mi piace. Cosa proponi in alternativa? Non te lo scrive”.

A chi gli chiedeva se quindi, secondo lui, il resto dell’opposizione non ha proposte, Calenda ha risposto che “io non le ho viste. Se hanno una proposta… Ad esempio, sul salario minimo noi presenteremo una mozione loro hanno presentato una mozione, se c’è la possibilità di farla diventare una mozione unica io sono contento. Noi non siamo pregiudiziali”.