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ROMA - La premier Giorgia Meloni, in un'intervista al direttore del Corriere della Sera, si dice convinta che il suo governo "durerà a lungo, anche perché l'Italia ha pagato per troppo tempo l'assenza di stabilità".
"Sapevo - ha dichiarato Meloni al Corriere della Sera - che sarebbe stato un compito arduo guidare una Nazione come l'Italia in uno dei momenti più complessi della sua storia. Non mi sono mai illusa, anche se rispetto a Draghi posso contare su una maggioranza chiara, un programma comune e un mandato popolare. Perché nel nostro ordinamento una persona sola non può fare la differenza: serve la squadra".
Meloni definisce la sua una "destra moderna e conservatrice" e "il racconto irreale e disastroso che la sinistra ha fatto in campagna elettorale sull'ipotesi di un governo Meloni è stato ampiamente smentito", "lo spread è ai minimi rispetto agli ultimi mesi e a livello internazionale c'è grande attenzione nei confronti dell'Italia".
Secondo la Meloni dalla manovra "emergono priorità e una visione: crescita economica e attenzione al lavoro, a partire dalla messa in sicurezza del sistema produttivo a fronte del caro energia".
"Alcuni - osserva - sono rimasti spiazzati dalle scelte di un governo che, si diceva, avrebbe favorito i ricchi: noi abbiamo scelto invece di sostenere i più fragili e rafforzare la classe media". A chi l'accusa sul Reddito di Cittadinanza, la premier risponde che "vedere il Pd, che votò contro l'istituzione del reddito, oggi scendere in piazza per difenderlo dimostra la strumentalità di certe posizioni" e "al M5s vorrei chiedere se quando lo hanno istituito lo immaginavano come una sorta di vitalizio da percepire dai 18 anni fino alla pensione. Se la risposta è sì, io non sono d'accordo".
Al presidente di Confindustria Bonomi, Meloni ricorda che "più della metà delle risorse che abbiamo messo in campo è destinata alle aziende". E al segretario della Cgil Landini l'indicizzazione delle pensioni e il taglio del cuneo fiscale.
La premier esclude che la manovra verrà stravolta: "Possono arrivare certamente norme migliorative, non solo dalla maggioranza ma anche dall'opposizione".