Migranti, è ancora stallo: Viminale prepara stretta su navi ong

ROMA - Continua la tensione sul tema migranti nell’Ue. La posizione espressa da Italia, Grecia, Malta e Cipro è netta: trapela delusione sui ricollocamenti dei migranti e c’è un allarme per gli interventi delle ong che “violano le leggi internazionali”.

I Paesi di primo ingresso in Europa nel Mediterraneo definiscono "increscioso e deludente" il mancato rispetto degli accordi sulla ricollocazione dei migranti. Lo si apprende in una nota congiunta dei paesi.

"Purtroppo - si apprende nella nota -, il numero di impegni di relocation assunti dagli Stati membri partecipanti rappresenta solamente una frazione molto esigua del numero effettivo di arrivi irregolari".

Il meccanismo, proseguono, si è dimostrato "lento" per alleviare la pressione sui Paesi "di prima linea".

Italia, Malta, Cipro e Grecia invitano le ong a "rispettare" la "cornice giuridica internazionale sulle operazioni di search and rescue". "Ogni Stato - si legge nella nota - deve effettivamente esercitare la giurisdizione e il controllo sulle navi battenti la propria bandiera". I quattro Paesi, inoltre, ritengono "urgente e necessaria" una discussione sul coordinamento delle Ong nel rispetto delle convenzioni internazionali". "Tutti gli Stati di bandiera si assumano le loro responsabilità in conformità con i loro obblighi internazionali", conclude la nota invitando l'Ue ad adottare le misure per avviare la discussione.

Ma dopo lo scontro tra Italia e Francia, proprio da Parigi arrivano parole molto dure dalla ministra degli Esteri Colonna che, in un'intervista a Le Parisienne, parla di "metodi inaccettabili” del governo italiano. La crisi con l'Italia sui migranti "è una fortissima delusione, l'Italia non rispetta né il diritto internazionale, né il diritto marittimo.

Il comunicato in cui Giorgia Meloni afferma, parlando a nome nostro, che spetta alla Francia accogliere i migranti - dice ancora Colonna - è in totale contraddizione con quello che ci eravamo detti. Questi metodi sono inaccettabili".

L'Ue intanto prova a mediare e lavora a un vertice dei ministri dell'Interno sui migranti a fine novembre su convocazione della presidenza ceca del semestre. Fonti della presidenza, interpellate a riguardo, hanno spiegato che "una decisione in merito sarà presa la prossima settimana".

Ieri il vice presidente della Commissione Margaritis Schinas aveva sostenuto che "a Bruxelles si sta elaborando un piano di emergenza per risolvere le crescenti tensioni tra i Paesi dell'Ue su come affrontare i richiedenti asilo salvati in mare".

L'incontro, secondo fonti di Bruxelles, sarebbe necessario per fare il punto sulla nuova crisi e portare avanti un'iniziativa europea. Intanto, in attesa della riunione straordinaria dei ministri degli Interni, Antonio Tajani sarà il primo ad affrontare la crisi migranti al Consiglio Esteri di lunedì a Bruxelles, dove l'Italia ha chiesto che venga inserita all'ordine del giorno.

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