MOLA DI BARI (BA) - L’Agìmus e il Comune di Mola di Bari continuano a celebrare il «genius loci» Niccolò van Westerhout (1857 - 1898) con la prima edizione del Festival Casa van Westerhout interamente dedicato al grande compositore molese di origini olandesi. Domenica 13 novembre si prosegue con la giornata di studio «Niccolò van Westerhout tra liberty e crepuscolarismi». L’appuntamento è in programma dalle ore 10 nel Teatro Comunale intitolato al musicista, dove alle 19, al termine del convegno, il pianista Domenico Di Leo terrà un concerto con l’esecuzione di una pagina fondamentale nella produzione di van Westerhout, la Sonata in fa minore. Si tratta di una composizione del 1888, dedicata a Johannes Brahms, intensa e abilmente strutturata, coeva di alcuni brani di consumo per pianoforte del musicista pugliese, tra cui «Ronde d’amour», nonché del «Moto perpetuo» per violino e pianoforte. Tra l’altro, Brahms morì il 3 aprile del 1897, un anno prima di van Westerhout, il quale si era ispirato al maestro tedesco non solo per le sue composizioni pianistiche più importanti, ma anche per quelle per orchestra.
La giornata di studio, il cui inizio è fissato alle ore 10, è curata dal professor Galliano Ciliberti (Conservatorio di Monopoli) e nell’arco della giornata vedrà gli interventi di diversi studiosi e specialisti. Presieduto in mattinata da Lorenzo Mattei (Università di Bari), il simposio verrà aperto da Antonio Caroccia (Conservatorio Santa Cecilia di Roma) con una relazione su van Westerhout e la Napoli del suo tempo, mentre Adele Boghetich (scrittrice, musicologa e germanista) parlerà di wagnerismo in Italia e della produzione per il teatro del compositore molese. A seguire, Giuseppe Lattante (musicista, studioso di musicologia e canto gregoriano) illustrerà lo stile antico nelle Sonate per pianoforte di van Westerhout, mentre Pier Paolo De Martino (musicologo) aprirà una finestra sull’eclettismo «fin de siècle» del musicista pugliese, la cui produzione per violino sarà al centro della relazione di Pierfranco Moliterni (Università di Bari).
La sessione pomeridiana, presieduta da Maria Grazia Melucci (Conservatorio di Bari), inizierà con un intervento di Maurizio Pellegrini (Conservatorio di Bari) sulla ritrovata produzione vocale da camera di van Westerhout, cui seguirà l’esposizione di Marco Jacoviello (musicologo e storico del melodramma), chiamato a parlare della Shakespeare-mania di fine Ottocento. Chiuderanno il convegno gli interventi di Alessandro Cazzato (Conservatorio di Bari) sulla scrittura violinistica di van Westerhout e di Matteo Summa (Conservatorio di Monopoli) sull’opera «Doña Flor», prima delle conclusioni di Galliano Cilberti.
L’ingresso è libero. Info 368.568412 - 393.9935266
La giornata di studio, il cui inizio è fissato alle ore 10, è curata dal professor Galliano Ciliberti (Conservatorio di Monopoli) e nell’arco della giornata vedrà gli interventi di diversi studiosi e specialisti. Presieduto in mattinata da Lorenzo Mattei (Università di Bari), il simposio verrà aperto da Antonio Caroccia (Conservatorio Santa Cecilia di Roma) con una relazione su van Westerhout e la Napoli del suo tempo, mentre Adele Boghetich (scrittrice, musicologa e germanista) parlerà di wagnerismo in Italia e della produzione per il teatro del compositore molese. A seguire, Giuseppe Lattante (musicista, studioso di musicologia e canto gregoriano) illustrerà lo stile antico nelle Sonate per pianoforte di van Westerhout, mentre Pier Paolo De Martino (musicologo) aprirà una finestra sull’eclettismo «fin de siècle» del musicista pugliese, la cui produzione per violino sarà al centro della relazione di Pierfranco Moliterni (Università di Bari).
La sessione pomeridiana, presieduta da Maria Grazia Melucci (Conservatorio di Bari), inizierà con un intervento di Maurizio Pellegrini (Conservatorio di Bari) sulla ritrovata produzione vocale da camera di van Westerhout, cui seguirà l’esposizione di Marco Jacoviello (musicologo e storico del melodramma), chiamato a parlare della Shakespeare-mania di fine Ottocento. Chiuderanno il convegno gli interventi di Alessandro Cazzato (Conservatorio di Bari) sulla scrittura violinistica di van Westerhout e di Matteo Summa (Conservatorio di Monopoli) sull’opera «Doña Flor», prima delle conclusioni di Galliano Cilberti.
L’ingresso è libero. Info 368.568412 - 393.9935266
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Cultura e Spettacoli