FRANCAVILLA FONTANA (BR) - Nuovi particolari emergono dall'autopsia effettuata sul corpo di Paolo Stasi, tragicamente scomparso dopo un agguato in via Occhibianchi a Francavilla Fontana. Il killer si è piazzato di fronte al 19enne, a pochi passi dall'uscio di casa, e ha esploso due colpi a distanza ravvicinata, uno al petto e l'altro alla spalla, come in una vera e propria esecuzione.
La vittima non ha potuto neppure provare a mettersi in salvo, a differenza di quanto ipotizzato in un primo momento.
Sono alcuni dettagli che emergono dall'autopsia del giovane ucciso il 9 novembre a Francavilla Fontana (Brindisi).
Secondo il legale Domenico Attanasi "la famiglia Stasi ripone piena fiducia nel lavoro degli inquirenti e attende lo sviluppo delle indagini per sapere chi e per quale motivo ha spezzato così barbaramente la vita di Paolo". Ad eseguire l'autopsia il prof. Raffale Giorgetti dell'Università delle Marche.
Entro 60 giorni depositerà i risultati.
La vittima non ha potuto neppure provare a mettersi in salvo, a differenza di quanto ipotizzato in un primo momento.
Sono alcuni dettagli che emergono dall'autopsia del giovane ucciso il 9 novembre a Francavilla Fontana (Brindisi).
Secondo il legale Domenico Attanasi "la famiglia Stasi ripone piena fiducia nel lavoro degli inquirenti e attende lo sviluppo delle indagini per sapere chi e per quale motivo ha spezzato così barbaramente la vita di Paolo". Ad eseguire l'autopsia il prof. Raffale Giorgetti dell'Università delle Marche.
Entro 60 giorni depositerà i risultati.