Ss275, Vadrucci: "Non vogliamo aspettare più e scommettere solo con la vita"

LECCE - Non dovrebbe mai essere così. Una strada è per i viaggi, i commerci, il lavoro, la comunicazione tra le comunità che attraversa. Mai un luogo di morte. Così Mario Vadrucci Presidente Camera di Commercio di Lecce.

Poi prosegue: purtroppo, invece, ci tocca tornare ancora una volta sulla statale 275, quella che attraversa la parte più popolosa del Salento fino a Finis Terrae, come i Romani, che sulle strade avevano fondato la loro forza e il loro impero, chiamavano Leuca. Ieri un altro incidente mortale ha funestato la statale, gettando nel lutto e nello sconforto tante famiglie. Non è la prima volta che succede. Anzi la frequenza degli incidenti, anche mortali, è tale che rappresenta una tragica costante, quasi un ulteriore, tragico pensiero, per i tanti che quotidianamente la percorrono. Per questo non riusciamo ancora a capire quale è la ragione vera che ha impedito finora di mettere in sicurezza questa arteria importante per tutto il Salento. Tutti i più anziani cittadini dei centri che costeggiano la S.s. 275, da Maglie a Leuca, hanno tra i ricordi più antichi della loro vita le notizie sulla strada “che sta per essere messa a posto”. Non si è passati, purtroppo, dalle parole ai fatti. Mai, fino ad ora. E’ tempo che tutti coloro che hanno a cuore il destino della gente salentina e delle comunità che sorgono intorno a questa “maledetta” bretella si mobilitino. Prendo lo spunto da quanto ha detto nei giorni scorsi il sindaco di Montesano dopo il grave incidente che ha coinvolto un’ambulanza, e che solo per caso non si è risolto tragicamente. Come Giuseppe Maglie sottolineo che ci sono tutte le prerogative perché il Commissario straordinario nominato dal Governo per la s.s. 275, porti a termine il suo compito.

Per questo, da Presidente della Camera di Commercio di Lecce e da semplice cittadino che percorre ogni giorno quell’arteria - conclude Vadrucci -, sento il dovere si richiamare l’attenzione del salentino che più è vicino, in questo momento, ai luoghi istituzionali in grado di prendere decisioni, il ministro Raffaele Fitto, chiedendogli un intervento definitivo e risolutivo, affinchè inizino i lavori, almeno per il raddoppio del primo lotto, quello che è stato da tempo finanziato e approvato. Da rappresentante delle istituzioni salentine sono particolarmente riconoscente a quanti, nel corso degli anni, si sono spesi per tentare di sbloccare la situazione, cito anche il lavoro che sta facendo il Comitato per la 275, guidato dal presidente Biagio Ciardo. Credo che sia giunto il momento perché si dia una risposta alle tante istanza pervenute dal territorio, a questo sodalizio sorto spontaneamente e a tutte le comunità che rappresenta, facendo in modo che tutta la gente che ha perso la vita in questi lunghi anni di attesa del raddoppio della statale 275, non sia morta invano e almeno si riduca la pericolosità di questa “strada della morte”.

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