Bari, nei cimiteri di Palese e Loseto presto nuove aree per altre religioni: la Cidi gestirà la sepoltura dei Fratelli islamici

BARI - Dal lavaggio per tre volte secondo il rituale “Gusl” alla vestizione con il Kafan, lenzuolo bianco senza cuciture: tre per gli uomini, cinque per le donne. Senza tralasciare l’inumazione con il capo rivolto ad est, quindi in direzione della Mecca. Sarà affidata alla CIDI, Comunità Islamica d’Italia (così come già avviene nella Necropoli di Bari) la gestione della sepoltura delle salme musulmane nelle nuove aree di Palese e Loseto individuate dal Comune di Bari per i cittadini non cattolici. I nuovi campi di sepoltura multiconfessionali sono stati individuati a seguito di un provvedimento adottato dalla giunta comunale la cui delibera è stata approvata mercoledì 28 dicembre scorso, su proposta dell’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola.

In piena sintonia con le leggi vigenti in Italia, la salma verrà affidata, sotto lo stretto controllo della CIDI, ad un’agenzia funebre, scelta dalla famiglia, addetta al trasporto dal domicilio al cimitero o verso i paesi di origine per il rimpatrio a bordo di mezzi privi di qualunque simbolo religioso. La CIDI, inoltre, si occuperà di seguire tutta la pratica documentale per il procedimento della sepoltura, compreso la compilazione di un registro di inumazione con relativo numero di protocollo e numerazione progressiva di tutte le salme. Al termine della “preparazione della salma”, come prevede il rito islamico, avrà inizio la preghiera collettiva, che prende il nome di SALATUL JANAZAH, che può avvenire o in una moschea o direttamente al cimitero prima della sepoltura. “La CIDI ringrazia l’Assessore Lacoppola e l’intera Amministrazione comunale – dichiara Alì Alessandro Pagliara, Portavoce della CIDI - Comunità Islamica d’Italia - per l’importante atto deliberativo assunto dalla Giunta Comunale di Bari, che ha accolto favorevolmente le tante battaglie per i diritti civili dei cittadini musulmani.

La Comunità Islamica è in continua crescita e conta più di 10mila cittadini nel Comune di Bari e circa 30mila nell’Area Metropolitana. La necessità di spazio per la sepoltura secondo il rito islamico cresce di conseguenza. Il numero di defunti di fede Islamica è triplicato durante la pandemia, portando ad esaurimento dello spazio assegnato dal Comune alla CIDI nel cimitero di Bari. I cittadini Musulmani baresi – conclude Pagliara - sono lieti di contribuire alla crescita umana, culturale e economica del Paese e di condividere gioie e dolori, stringendosi spalla a spalla con il resto della popolazione”. Come previsto dalla legge, al termine dei dieci anni dalla sepoltura in campo, i resti potranno essere conservati nel rispetto dei principi delle religioni di appartenenza.

“Si tratta di un provvedimento dovuto - sottolinea Vito Lacoppola -, che tiene conto della presenza nella nostra città di comunità straniere devote ad altre religioni, in primis quella musulmana. Abbiamo validato un atto concreto che risponde alla volontà di promuovere una sempre maggiore integrazione tra cittadini di diverse culture e religioni, nel rispetto del dettato costituzionale, e che rappresenta il primo step del progetto, già inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, grazie al quale l’area del cimitero di Loseto, realizzata circa vent’anni fa e mai utilizzata, sarà trasformata in una necropoli multiconfessionale”.