BARI - Si è tenuta questa mattina, a Palazzo di Città , la presentazione del progetto sociale “Rugby insieme: sport e prevenzione”, frutto del protocollo d’intesa tra l’Asd Tigri Rugby Bari 1980 e la cooperativa sociale “Lavoriamo insieme”, che da circa trent’anni si occupa di prevenzione al disagio sociale, specie dei più piccoli, e che gestisce due centri diurni per minori sul territorio comunale.
Il progetto nasce per offrire 20 tra bambini e ragazzi seguiti dalla cooperativa, di età compresa trai 7 e i 15 anni, la possibilità di praticare rugby presso l’Arena della Vittoria di Bari: un’occasione per veicolare tra i partecipanti principi diretti all’educazione alla legalità e alla convivenza civile attraverso il rispetto delle regole, parte integrante del progetto educativo e formativo contenuto nelle mission delle due realtà : coniugare sport, cultura, gioco e studio, promovendo uno stile di vita attivo; allenare i ragazzi a nuovi valori e conoscenze; favorire il confronto con testimoni privilegiati dello sport (atleti, educatori, tecnici, giocatori, arbitri).
All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, il presidente del Tigri Rugby Bari 1980 Asd Gennaro Totaro, la dirigente della scuola rugby Antonella Antini, la vicepresidente della cooperativa Lavoriamo insieme Lia Percoco e il presidente provinciale della FIR Gaetano Nigri.
“Spesso i nostri convegni e le nostre discussioni vertono sull’importanza dello sport quale strumento privilegiato per accorciare le distanze e realizzare integrazione - ha esordito Pietro Petruzzelli -: bene, oggi presentiamo un progetto che mette in pratica questi concetti e promuove inclusione consentendo a venti tra ragazzi e ragazze di praticare uno sport bellissimo, duro ma che fa della sportività il proprio vessillo. Per questo la cornice scelta per questa esperienza educativa e formativa non poteva che essere l’Arena della Vittoria”.
“La nostra cooperativa ha aderito con entusiasmo a questo progetto insieme educativo e sportivo - ha proseguito Lia Percoco - che mettiamo a disposizione dei minori seguiti nei nostri centri diurni. La scelta del rugby, per noi nuova, rappresenta la strada ideale per trasmettere ai più piccoli valori quali il rispetto delle regole e degli avversari, fondamentali nello sport come nella vita. Del resto fare sport è educazione, l’educazione passa anche attraverso lo sport, per questo crediamo nel valore e nell’efficacia di questa esperienza, della quale i nostri ragazzi sono entusiasti”.
“Questo progetto risponde appieno agli obiettivi della nostra società - ha commentato Gennaro Totaro - impegnata non solo sul terreno del merito sportivo ma anche in ambito sociale nel veicolare valori educativi quali il rispetto e il sostegno: il rispetto delle regole, degli avversarie dei propri compagni e la capacità di sostenersi nei momenti difficili, in campo e fuori.
In questo periodo nel nostro Paese c’è una rinnovata attenzione a questa disciplina e speriamo che il rugby Bari possa ripetere nella nostra città di Bari i recenti successi della nazionale”.
“Credo che iniziative del genere facciano parte integrante di uno sport come il rugby - ha sottolineato Gaetano Nigri -. Non a caso, come federazione riteniamo che tutti coloro i quali girano nel mondo del rugby, a partire dagli allenatori, siano educatori e nel nostro ambito crediamo di fare cultura per il rispetto delle regole e l’inclusione. Per questo esiste una sezione della federazione dedicata proprio all’integrazione delle attività sportive nel sociale, ambito nel quale le Tigri Bari si distinguono; un approccio che vorremmo diffondere su tutto i territorio regionale, che conta ad esempio un altro progetto molto interessante di rugby nelle carceri”.
All’incontro con la stampa è intervenuta anche Antonella Antini, dirigente della società Tigri Rugby Bari, che ha ricordato il proprio incontro con il rugby avvenuto grazie ai suoi due figli e la scoperta di uno sport bellissimo, fatto di collaborazione, rispetto delle regole e amicizia, dentro e fuori dal campo, che molto può fare per preparare i ragazzi alla vita e al futuro.
Il progetto “Rugby insieme” durerà per tutta la stagione sportiva, sino a giugno 2023.
Il progetto nasce per offrire 20 tra bambini e ragazzi seguiti dalla cooperativa, di età compresa trai 7 e i 15 anni, la possibilità di praticare rugby presso l’Arena della Vittoria di Bari: un’occasione per veicolare tra i partecipanti principi diretti all’educazione alla legalità e alla convivenza civile attraverso il rispetto delle regole, parte integrante del progetto educativo e formativo contenuto nelle mission delle due realtà : coniugare sport, cultura, gioco e studio, promovendo uno stile di vita attivo; allenare i ragazzi a nuovi valori e conoscenze; favorire il confronto con testimoni privilegiati dello sport (atleti, educatori, tecnici, giocatori, arbitri).
All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, il presidente del Tigri Rugby Bari 1980 Asd Gennaro Totaro, la dirigente della scuola rugby Antonella Antini, la vicepresidente della cooperativa Lavoriamo insieme Lia Percoco e il presidente provinciale della FIR Gaetano Nigri.
“Spesso i nostri convegni e le nostre discussioni vertono sull’importanza dello sport quale strumento privilegiato per accorciare le distanze e realizzare integrazione - ha esordito Pietro Petruzzelli -: bene, oggi presentiamo un progetto che mette in pratica questi concetti e promuove inclusione consentendo a venti tra ragazzi e ragazze di praticare uno sport bellissimo, duro ma che fa della sportività il proprio vessillo. Per questo la cornice scelta per questa esperienza educativa e formativa non poteva che essere l’Arena della Vittoria”.
“La nostra cooperativa ha aderito con entusiasmo a questo progetto insieme educativo e sportivo - ha proseguito Lia Percoco - che mettiamo a disposizione dei minori seguiti nei nostri centri diurni. La scelta del rugby, per noi nuova, rappresenta la strada ideale per trasmettere ai più piccoli valori quali il rispetto delle regole e degli avversari, fondamentali nello sport come nella vita. Del resto fare sport è educazione, l’educazione passa anche attraverso lo sport, per questo crediamo nel valore e nell’efficacia di questa esperienza, della quale i nostri ragazzi sono entusiasti”.
“Questo progetto risponde appieno agli obiettivi della nostra società - ha commentato Gennaro Totaro - impegnata non solo sul terreno del merito sportivo ma anche in ambito sociale nel veicolare valori educativi quali il rispetto e il sostegno: il rispetto delle regole, degli avversarie dei propri compagni e la capacità di sostenersi nei momenti difficili, in campo e fuori.
In questo periodo nel nostro Paese c’è una rinnovata attenzione a questa disciplina e speriamo che il rugby Bari possa ripetere nella nostra città di Bari i recenti successi della nazionale”.
“Credo che iniziative del genere facciano parte integrante di uno sport come il rugby - ha sottolineato Gaetano Nigri -. Non a caso, come federazione riteniamo che tutti coloro i quali girano nel mondo del rugby, a partire dagli allenatori, siano educatori e nel nostro ambito crediamo di fare cultura per il rispetto delle regole e l’inclusione. Per questo esiste una sezione della federazione dedicata proprio all’integrazione delle attività sportive nel sociale, ambito nel quale le Tigri Bari si distinguono; un approccio che vorremmo diffondere su tutto i territorio regionale, che conta ad esempio un altro progetto molto interessante di rugby nelle carceri”.
All’incontro con la stampa è intervenuta anche Antonella Antini, dirigente della società Tigri Rugby Bari, che ha ricordato il proprio incontro con il rugby avvenuto grazie ai suoi due figli e la scoperta di uno sport bellissimo, fatto di collaborazione, rispetto delle regole e amicizia, dentro e fuori dal campo, che molto può fare per preparare i ragazzi alla vita e al futuro.
Il progetto “Rugby insieme” durerà per tutta la stagione sportiva, sino a giugno 2023.