BARI - Scompare a 70 anni dopo una lunga malattia lo scrittore e giornalista foggiano Alessio Viola. Il suo ultimo messaggio sui social dopo la morte di Sinisa Mihajlović: “Per Sinisa. Che non era un guerriero era un uomo. Come tutti noi che ci prepariamo”, seguito poi da una poesia di Esenin.
Nato a Troia (Fg) l’11 giugno 1952, Viola si era laureato in Storia e Filosofia, era stato operaio e sindacalista, giocatore di rugby, fondatore della Taverna del Maltese. Aveva collaborato con Repubblica Bari e Corriere del Mezzogiorno. E pubblicato numerosi saggi e racconti. La redazione di Borderline24 si stringe attorno alla famiglia per la perdita del loro caro Alessio. Le esequie si terranno domani, giovedì 22 dicembre, dalle 15 nella sala del Commiato del cimitero di Bari.
Numerosissimi i messaggi di cordoglio. “Apprendo della scomparsa del caro amico e compagno Alessio Viola per una malattia contratta sul lavoro da giovane – scrive Danny Sivo – Un uomo libero compagno di chiacchiere politiche e anche scorribande. Un uomo che è stato uno di noi, uno della famiglia della sinistra barese, lo ricordo dai tempi della Taverna del Maltese di cui fu animatore e poi scrittore ed editorialista. Un pezzo di strada assieme con la Associazione Baripartecipa e le chiacchierate al telefono negli ultimi tempi”.
Nato a Troia (Fg) l’11 giugno 1952, Viola si era laureato in Storia e Filosofia, era stato operaio e sindacalista, giocatore di rugby, fondatore della Taverna del Maltese. Aveva collaborato con Repubblica Bari e Corriere del Mezzogiorno. E pubblicato numerosi saggi e racconti. La redazione di Borderline24 si stringe attorno alla famiglia per la perdita del loro caro Alessio. Le esequie si terranno domani, giovedì 22 dicembre, dalle 15 nella sala del Commiato del cimitero di Bari.
Numerosissimi i messaggi di cordoglio. “Apprendo della scomparsa del caro amico e compagno Alessio Viola per una malattia contratta sul lavoro da giovane – scrive Danny Sivo – Un uomo libero compagno di chiacchiere politiche e anche scorribande. Un uomo che è stato uno di noi, uno della famiglia della sinistra barese, lo ricordo dai tempi della Taverna del Maltese di cui fu animatore e poi scrittore ed editorialista. Un pezzo di strada assieme con la Associazione Baripartecipa e le chiacchierate al telefono negli ultimi tempi”.