LECCE - Gli avvocati difensori di Antonio De Marco, il 23enne che ha ucciso Daniele De Santis ed Eleonora Manta con circa 80 coltellate, hanno chiesto una nuova perizia psichiatrica durante il processo di appello che si è svolto questa mattina nell'aula bunker di Borgo San Nicola. I legali confidano sul fatto che lo studente di Scienze infermieristiche sarebbe affetto da un vizio mentale e fosse incapace di intendere e volere al momento dei fatti.
Una grave condizione psicopatologica dello spettro autistico come dichiarano i consultori Elio Serra e Felice Carabellese. La difesa aveva già chiesto ai giudici della Corte d'assise di disporre una nuova perizia, ma la prima istanza è stata rigettata.
Lo scorso 7 giugno la Corte d’Assise ha emesso la sentenza di condanna all’ergastolo nei confronti di De Marco, disponendo anche un maxi risarcimento del danno in favore dei famigliari della coppia. Oggi il procuratore generale Antonio Maruccia ha chiesto al termine della requisitoria la conferma dell’ergastolo e l’isolamento diurno per lo studente 23enne: "Un fatto incredibile, l’apoteosi del sadismo e della cattiveria deliberata. Di processi, omicidi e fatti di sangue, nei suoi 41 vissuti nell’ufficio requirente della Procura di Lecce, il pg ne ha visti tanti ma il duplice delitto di via Montello entra nella storia criminale e giudiziaria nel nostro distretto per l’efferatezza e la crudeltà”.
Una grave condizione psicopatologica dello spettro autistico come dichiarano i consultori Elio Serra e Felice Carabellese. La difesa aveva già chiesto ai giudici della Corte d'assise di disporre una nuova perizia, ma la prima istanza è stata rigettata.
Lo scorso 7 giugno la Corte d’Assise ha emesso la sentenza di condanna all’ergastolo nei confronti di De Marco, disponendo anche un maxi risarcimento del danno in favore dei famigliari della coppia. Oggi il procuratore generale Antonio Maruccia ha chiesto al termine della requisitoria la conferma dell’ergastolo e l’isolamento diurno per lo studente 23enne: "Un fatto incredibile, l’apoteosi del sadismo e della cattiveria deliberata. Di processi, omicidi e fatti di sangue, nei suoi 41 vissuti nell’ufficio requirente della Procura di Lecce, il pg ne ha visti tanti ma il duplice delitto di via Montello entra nella storia criminale e giudiziaria nel nostro distretto per l’efferatezza e la crudeltà”.