BARI - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato questo pomeriggio all’evento organizzato dal gruppo Merck nello stabilimento di Modugno, dal titolo “Puglia una storia di eccellenza, i 30 anni del polo farmaceutico Merck di Modugno: innovazione e valore al servizio del Paese.
“Merck – ha affermato Emiliano – è una realtà che compie trent’anni di presenza in Puglia e in particolare nell’area industriale di Modugno. È un’azienda che è stata fortemente sostenuta dalla Regione Puglia e che offre lavoro a moltissime persone, due terzi delle quali sono laureate; in questo modo abbiamo potuto trattenere qui in Puglia tanti giovani, uomini e donne, che hanno contribuito non solo a migliorare la propria qualità di vita, ma anche a rendere questo sito uno dei più importanti della multinazionale farmaco. Speriamo possa proseguire questa capacità della Puglia che ci ha consentito di avere un incremento economico del Pil pari al doppio di quello italiano nel primo semestre del 2022. E che possa proseguire anche la nostra capacità di investire bene i fondi europei, essendo la prima regione europea per capacità di spesa, consentendo anche ad altre aziende di seguire la storia bellissima della Merck”.
Merck conta circa 60mila dipendenti ed è presente in 150 paesi nel mondo. Il 60% della produzione biotecnologica mondiale di Merck si concentra in Puglia. Dallo stabilimento di Modugno parte un export di circa un miliardo di euro in tutto il mondo. Il sito pugliese è entrato in attività nel 1992, occupando 70 dipendenti e producendo flaconi per liofilizzati destinati solo al mercato italiano. Oggi vi lavorano 420 persone, con una capacità produttiva di oltre 20 milioni di confezioni l’anno.
Annalisa Calvano, direttore dello stabilimento Merck di Modugno, ha ricordato che “la compagnia negli ultimi sei anni ha investito circa 160 milioni di euro per il sito modugnese, di cui 35 sono stati cofinanziati dalla Regione Puglia attraverso accordi di programma, quindi c’è una storia consolidata di interazione positiva tra la compagnia e le istituzioni del territorio. Questi investimenti – ha concluso - consentiranno di effettuare un salto tecnologico sia per attrezzature e macchinari che vengono utilizzati per il confezionamento dei farmaci, ma anche in termini di digitalizzazione”.
“Merck – ha affermato Emiliano – è una realtà che compie trent’anni di presenza in Puglia e in particolare nell’area industriale di Modugno. È un’azienda che è stata fortemente sostenuta dalla Regione Puglia e che offre lavoro a moltissime persone, due terzi delle quali sono laureate; in questo modo abbiamo potuto trattenere qui in Puglia tanti giovani, uomini e donne, che hanno contribuito non solo a migliorare la propria qualità di vita, ma anche a rendere questo sito uno dei più importanti della multinazionale farmaco. Speriamo possa proseguire questa capacità della Puglia che ci ha consentito di avere un incremento economico del Pil pari al doppio di quello italiano nel primo semestre del 2022. E che possa proseguire anche la nostra capacità di investire bene i fondi europei, essendo la prima regione europea per capacità di spesa, consentendo anche ad altre aziende di seguire la storia bellissima della Merck”.
Merck conta circa 60mila dipendenti ed è presente in 150 paesi nel mondo. Il 60% della produzione biotecnologica mondiale di Merck si concentra in Puglia. Dallo stabilimento di Modugno parte un export di circa un miliardo di euro in tutto il mondo. Il sito pugliese è entrato in attività nel 1992, occupando 70 dipendenti e producendo flaconi per liofilizzati destinati solo al mercato italiano. Oggi vi lavorano 420 persone, con una capacità produttiva di oltre 20 milioni di confezioni l’anno.
Annalisa Calvano, direttore dello stabilimento Merck di Modugno, ha ricordato che “la compagnia negli ultimi sei anni ha investito circa 160 milioni di euro per il sito modugnese, di cui 35 sono stati cofinanziati dalla Regione Puglia attraverso accordi di programma, quindi c’è una storia consolidata di interazione positiva tra la compagnia e le istituzioni del territorio. Questi investimenti – ha concluso - consentiranno di effettuare un salto tecnologico sia per attrezzature e macchinari che vengono utilizzati per il confezionamento dei farmaci, ma anche in termini di digitalizzazione”.