Ex Ilva, Meloni: "Obiettivo è farne grande acciaieria verde"
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“E’ stata approvata la manovra della quale vado fiera, con la quale, nonostante la ristrettezza di tempi e risorse, perchè la gran parte l’abbiamo spesa per calmierare e aiutare imprese e famiglie sul tema dell’energia. Non abbiamo rinunciato a fare una manovra politica, che contiene delle scelte, con la quale cominciamo a mantenere gli impegni presi con i cittadini perchè la democrazia si sostanzia così: con il rispetto degli impegni”.
“E’ una manovra – prosegue – che si dedica al futuro, che guarda molto ai nuovi nati, ai nuovi posti di lavoro, alle nuove aziende, che guarda all’ottimismo, che vuole spronare chi intende fare la sua parte per migliorare le condizioni economiche e non solo del Paese, con cui il governo dice a chi produce, a chi si rimbocca le maniche a chi vuole lavorare: fai del tuo meglio, sarà riconosciuto il tuo valore”.
“Sono contenta perchè questa manovra l’abbiamo approvata, nonostante il governo abbia giurato il 22 di ottobre, addirittura in anticipo rispetto a governi che erano in sella da molto più tempo di noi e quindi è anche un segnale importante sulla stabilità della maggioranza che sostiene il governo e sulla possibilità che una volta tanto avremo un governo duraturo, capace di andare avanti e di portare a termine il suo lavoro”.
Quindi il presidente del Consiglio ha parlato dell’Ilva dicendo che “l’obiettivo è fare dell’Ilva una grande acciaieria verde e aumentare, rispettando le norme ambientali e i livelli occupazionali, la produzione nei prossimi anni”. “Quest’anno – ha aggiunto – la produzione è stata insufficiente, vogliamo aumentarla e recuperare anche le persone che sono in cassa integrazione. Vogliamo trasformare quello che è stato un problema in una opportunità occupazionale, strategica, senza impattare sul territorio e senza creare le difficoltà e i problemi conosciuti in passato. Ci vogliono intelligenza e coraggio di non guardare in faccia a nessuno”.
La questione di Ilva, ha sottolineato, è “annosa, molto complessa, soprattutto per come è stata gestita in passato”. Il governo ha varato le norme sulle navi Ong, ha poi spiegato, “per rispettare il diritto internazionale e per rispettare anche i migranti perchè se qualcuno sta rischiando la vita ha diritto a essere salvato. Cosa diversa è farsi utilizzare dalla tratta di esseri umani e continuare a far fare miliardi di euro a degli scafisti senza scrupoli”.
“E’ un decreto – spiega – che riguarda soprattutto le Ong, che ha come obiettivo il rispetto del diritto internazionale, perchè banalmente il diritto internazionale sul salvataggio in mare non prevede che ci sia qualcuno che può fare il traghetto nel Mediterraneo o in un altro mare e fare la spola con gli scafisti per trasferire la gente da una nazione all’altra”.
“Ovviamente – sottolinea Meloni – vogliamo rispettare il diritto internazionale, che prevede di salvare qualcuno se fortuitamente lo incontri e se è a rischio. Le norme del governo vogliono circoscrivere il salvataggio dei migranti a quello che è previsto da diritto internazionale con delle regole semplici: se ti imbatti in una imbarcazione e salvi delle persone le devi portare al sicuro e quindi non le tieni a bordo della nave mentre continui a fare salvataggi multipli fino a quando la nave non è piena, perchè quello non vuol dire mettere la gente al sicuro e non vuol dire fare salvataggio fortuito di naufraghi; chiediamo che ci sia coerenza tra l’attività che alcune navi svolgono nel Mediterraneo e come sono registrate, perchè sono attività diverse; ci vuole uno screening di chi è a bordo, informazioni chiare sui meccanismi di salvataggio, regole per impedire che nel raccogliere queste persone a bordo non si metta a repentaglio la sicurezza dell’imbarcazione a cui ci si avvicina, norme stringenti che ci consentono di rispettare il diritto internazionale”.
“Se le norme non vengono rispettate non c’è autorizzazione a entrare in acque internazionali e se si viola quella autorizzazione si procede con fermo amministrativo la prima volta per due mesi e la seconda con il sequestro ai fini della confisca”, conclude. Sulla questione dei migranti “il nostro obiettivo rimane fermare le partenze, una missione europea, in accordo con le autorità del Nord Africa, per fermare le partenze; valutare di aprire in Africa gli hot spot e valutare in Africa chi ha diritto a essere rifugiato e chi no; distribuire solo chi ha diritto a essere rifugiato equamente nei 27 Paesi dell’Ue e di mandare gli altri indietro, perchè migranti e profughi sono cose diverse e si gestiscono in maniera diversa”.
“I profughi – ha aggiunto – si accolgono, i flussi migratori si gestiscono con i decreti flussi in modo legale e non facendo arricchire i mafiosi della tratta degli esseri umani. Questo è il progetto che porteremo in Europa: il prossimo Consiglio europeo su proposta anche italiana e grazie al lavoro fatto ponendo la questione con coraggio e determinazione si occuperà esattamente di questo. Piccoli passi per trovare soluzioni efficaci a temi sui quali finora soluzioni efficaci non sono state trovate perchè si era vittime di un approccio ideologico su una materia che invece ideologica non deve essere”.
“Nelle prime settimane del prossimo anno ci occcupereremo di altre materie che riguardano la sicurezza: continuiamo a difendere il principio di legalità, l’idea di uno Stato che non è la Repubblica delle banane, in cui tutti devono rispettare le regole” dice poi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Le regole – aggiunge – sono chiare e il governo interviene quando non vengono rispettate. E’ finita l’Italia che si accanisce contro chi non rispetta le regole e che fa finta di non vedere quelli che le violano continuamente”.
“L’augurio è che sia un anno di vittorie, di ripresa, costruito dall’orgoglio e dall’ottimismo degli italiani e dalla capacità della guida degli italiani di essere di buon esempio su questo orgoglio e su questo ottimismo”.
“Noi – ha sottolineato – siamo abituati a flagellarci, a dire che non ci sono speranze per questa nazione. Poi ci si guarda intorno e si vede che negli ultimi tre mesi l’economia è cresciuta più di quella francese, tedesca, spagnola, banalmente perchè non ci manca niente che non sia l’ottimismo e il coraggio di credere che ciascuno può fare la differenza, che siamo tutti nella stessa barca ed è importante che remiamo nella stessa direzione e quando lo facciamo l’esempio arriverà soprattutto da chi ha maggiori responsabilità”. “Ci sono grandi riforme da fare:fisco, burocrazia, giustizia, presidenzialismo. Siamo già al lavoro su queste materie, non perderemo tempo, non perderemo un giorno per dare a questa nazione quello che merita”.
“Io – aggiunge – sono ottimista per il nuovo anno e l’unica cosa che spero è che con i primi provvedimenti siamo riusciti a trasferire un po di ottimismo, di fiducia nelle istituzioni, fiducia in una politica e in un governo che non hanno padroni, che non guardano in faccia a nessuno, che fanno quello che è giusto fare, quello che va fatto, come spesso non è accaduto in passato. Credo che da questo diverso rapporto tra lo Stato e i cittadini, tra il governo e gli italiani possa nascere una stagione completamente diversa per questa nazione”.