Milano, l'Hotel Principe di Savoia rende omaggio alla città con il ''Principe Gin''

 

(Ph Federico Bontempi)

MILANO - Hotel Principe di Savoia di Milano Dorchester Collection, un’istituzione cittadina che ha visto soggiornare nelle sue stanze re, regine, artisti, letterati e celebrità di ogni epoca, rende omaggio alla città e alla sua storia con la creazione del Principe Gin: un gin sartoriale, fatto realizzare su misura dalla distilleria Cillario & Marazzi, nel cuore delle Prealpi varesine, famosa per l’utilizzo di ingredienti biologici di alta qualità e metodi produttivi artigianali, che ha interpretato al meglio i desiderata del Bar Manager del Principe Bar, Daniele Confalonieri. Una bottiglia e un’etichetta di design, disegnata dall’artista londinese Jordan Nelson, accompagnano questo prezioso gin, che può essere consumato presso il Principe Bar e acquistato esclusivamente all’interno dell’hotel oltre a essere disponibile a breve nello shop online.

Uno spirit dal gusto morbido, elegante e piacevole: così si presenta il Principe Gin, caratterizzato da una predominante, ma delicata, nota di mora di gelso, cui si affiancano i sentori di miele di tiglio, rosmarino e menta, con un finale di lemongrass che dona freschezza al sorso. Ideale servito in purezza con un cubetto di ghiaccio per assaporarne tutti gli aromi, ma anche miscelato in cocktail d’autore. 

La nascita del Principe Gin si deve alla professionalità del Bar Manager Daniele Confalonieri, da dodici anni punta di diamante del Principe Bar, che ha sapientemente selezionato il blend di questo distillato, assieme a Cillario & Marazzi, per accontentare i gusti degli ospiti dell’Hotel, impreziosendo il momento del servizio con una storia da raccontare. Con la sua maestria ha ideato, inoltre, una drink list di quattro signature, che andrà a integrarsi all’offerta del bar, studiata per valorizzare il Principe Gin in abbinamento alle creazioni food curate dallo chef Alessandro Buffolino del Ristorante Acanto.

Si va dal classico Gin Tonic con una pennellata di azzurro, colore del Principe Bar, abbinato a veli di culatello “Podere Cadassa” con pane carasau, al long drink “Mi-Va’”, a base di Campari e Principe Gin, che gioca sulle provenienze dei due ingredienti Milano e Varese, servito con mazzancolle in tempura, per poi proseguire con un Martini Cocktail, ideale servito anche come dopocena, composto da Principe Gin, liquore St. Germain, sciroppo di agave e vaporizzatura di liquore allo zenzero Domaine De Canton, da degustare abbinato a fiori di zucca fritti, mozzarella e alici del Mar Cantabrico.

Per l’importante bottiglia premium, di vetro Saverglass da 700 ml, l’illustratore londinese Jordan Nelson ha voluto esprimere, attraverso patch di colori e un volto stilizzato, quella che per lui è l’essenza di Milano, città di moda e lifestyle, fatta di persone dinamiche e stilose, utilizzando la palette colori del Principe. Il tutto racchiuso in una preziosa scatola dal twist moderno, ideale come regalo di Natale per gli appassionati di mixology, ma anche come cadeau in ricordo di un piacevole soggiorno presso Hotel Principe di Savoia.

“Sono felice di aver portato a termine, insieme a Cillario & Marazzi, la creazione di questo nuovo gin”, afferma Ezio Indiani, General Manager Hotel Principe di Savoia. “A base di mora di gelso, dal gusto morbido, che accoglie le preferenze di uomini e donne, il Principe Gin - prosegue Indiani - sarà sicuramente molto apprezzato da tutti i nostri clienti. La maestria del nostro barman Daniele Confalonieri saprà valorizzare al massimo questo eccellente distillato”.

(Ph Federico Bontempi)

La Cillario & Marazzi si distingue per l’utilizzo di botaniche accuratamente selezionate, prediligendo l’uso di quelle fresche, valorizzate da alcool di grano tenero italiano certificato biologico e acqua purissima proveniente da fonte di montagna. La distillazione avviene con il metodo London Dry Vapour Infused, che permette di estrarre aroma e gusto in maniera delicata, donando al gin caratteristiche uniche. 

Il Principe Gin, con i suoi spiccati sentori di mora di gelso, riporta indietro nel tempo, all’epoca di Ludovico Maria Sforza detto “il Moro”, il quale introdusse nelle campagne lombarde la coltivazione del gelso - “murùn” in dialetto -, habitat naturale per il baco da seta, promuovendo così tutta la filiera della produzione di questo prezioso tessuto, utilizzato nell’alta moda e nell’arredamento. Un distillato, quindi, che omaggia la tradizione serica della Lombardia e la capitale della moda per antonomasia, Milano.