BARI - “Il decreto cautelare del Consiglio di Stato sul nodo ferroviario di Bari chiarisce generalmente l’assenza di rischi ambientali e quindi motivi per bloccare i lavori. A tutto concedere si tratta di situazioni di fatto marginali, con mille ipotesi di soluzioni, ma non in grado di vanificare l’impegno su questa grande opera". Così il Consigliere regionale e Conmissario di Azione Fabiano Amati.
"Peraltro - prosegue Aamti -, proprio la circostanza dell’uso dei fondi del PNRR ha generato una decisione tempestiva, sia pur in termini cautelari, a significare l’ingresso in un mondo nuovo, in particolare quello in grado di respingere le vecchie lentezze, i nemici per ideologia del progresso le defatiganti revisioni dei procedimenti. Ho l’impressione che stia cominciando la fase del sì-con-ragione per contrastare i troppi no-a-tutto che hanno costellato la nostra storia infrastrutturale più recente. L’opera serve, è finanziata e si deve concludere al più presto. Questo è l’imperativo” conclude.
"Peraltro - prosegue Aamti -, proprio la circostanza dell’uso dei fondi del PNRR ha generato una decisione tempestiva, sia pur in termini cautelari, a significare l’ingresso in un mondo nuovo, in particolare quello in grado di respingere le vecchie lentezze, i nemici per ideologia del progresso le defatiganti revisioni dei procedimenti. Ho l’impressione che stia cominciando la fase del sì-con-ragione per contrastare i troppi no-a-tutto che hanno costellato la nostra storia infrastrutturale più recente. L’opera serve, è finanziata e si deve concludere al più presto. Questo è l’imperativo” conclude.