Nodo ferroviario Bari: Consiglio di Stato sblocca i lavori
BARI - Ripartiranno regolarmente i lavori del nodo ferroviario di Bari. Il Consiglio di Stato ha sospeso infatti l'efficacia della sentenza del Tar Puglia che il 23 novembre scorso aveva annullato l'autorizzazione paesaggistica data dalla Regione per la realizzazione della nuova linea ferroviaria nella zona di Lama San Giorgio, a sud di Bari.
Il decreto presidenziale ha sospeso l'esecutività della sentenza con riferimento ai cantieri già avviati (per lo più nel comune di Bari) ed ha intimato a Rfi di formulare una proposta irrevocabile di acquisto degli immobili dei ricorrenti privati che confinano col tracciato ferroviario nel Comune di Triggiano.
L'udienza collegiale sulla richiesta di sospensiva della sentenza del Tar è stata fissata al 12 gennaio prossimo.
“Il decreto cautelare del Consiglio di Stato sul nodo ferroviario di Bari chiarisce generalmente l’assenza di rischi ambientali e quindi motivi per bloccare i lavori. A tutto concedere si tratta di situazioni di fatto marginali, con mille ipotesi di soluzioni, ma non in grado di vanificare l’impegno su questa grande opera". Così in una nota il consigliere regionale di Azione Fabiano Amati.
"Peraltro - prosegue Amati -, proprio la circostanza dell’uso dei fondi del PNRR ha generato una decisione tempestiva, sia pur in termini cautelari, a significare l’ingresso in un mondo nuovo, in particolare quello in grado di respingere le vecchie lentezze, i nemici per ideologia del progresso le defatiganti revisioni dei procedimenti. Ho l’impressione che stia cominciando la fase del sì-con-ragione per contrastare i troppi no-a-tutto che hanno costellato la nostra storia infrastrutturale più recente. L’opera serve, è finanziata e si deve concludere al più presto. Questo è l’imperativo” conclude Amati.
Il decreto presidenziale ha sospeso l'esecutività della sentenza con riferimento ai cantieri già avviati (per lo più nel comune di Bari) ed ha intimato a Rfi di formulare una proposta irrevocabile di acquisto degli immobili dei ricorrenti privati che confinano col tracciato ferroviario nel Comune di Triggiano.
L'udienza collegiale sulla richiesta di sospensiva della sentenza del Tar è stata fissata al 12 gennaio prossimo.
“Il decreto cautelare del Consiglio di Stato sul nodo ferroviario di Bari chiarisce generalmente l’assenza di rischi ambientali e quindi motivi per bloccare i lavori. A tutto concedere si tratta di situazioni di fatto marginali, con mille ipotesi di soluzioni, ma non in grado di vanificare l’impegno su questa grande opera". Così in una nota il consigliere regionale di Azione Fabiano Amati.
"Peraltro - prosegue Amati -, proprio la circostanza dell’uso dei fondi del PNRR ha generato una decisione tempestiva, sia pur in termini cautelari, a significare l’ingresso in un mondo nuovo, in particolare quello in grado di respingere le vecchie lentezze, i nemici per ideologia del progresso le defatiganti revisioni dei procedimenti. Ho l’impressione che stia cominciando la fase del sì-con-ragione per contrastare i troppi no-a-tutto che hanno costellato la nostra storia infrastrutturale più recente. L’opera serve, è finanziata e si deve concludere al più presto. Questo è l’imperativo” conclude Amati.