BARI - “Il Piano Urbanistico Generale è un atto di programmazione con cui un’amministrazione racconta e disegna i contorni della città del domani ed è per questo che saremo parte attiva e propositiva nel processo di approvazione del nuovo Pug di Taranto. Questa è la posizione che ho espresso nella seduta del Consiglio comunale in cui ha preso avvio la discussione sul nuovo strumento di pianificazione". Così il consigliere regionale di Forza Italia e capogruppo Fi al Comune di Taranto, Massimiliano Di Cuia.
"Innanzitutto - prosegue Di Cuia -, il Pug deve orbitare coerentemente con la questione ambientale: la realtà industriale è prioritaria, ma deve essere inserita nel contesto urbano con un’analisi approfondita e nel rispetto di una visione nuova per il territorio. E ancora: lo sviluppo e la promozione del territorio rurale, la riconoscibilità dei contesti agricoli e produttivi di eccellenza; la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio storico esistente, a partire dal nostro borgo antico; il miglioramento della struttura urbana mediante percorsi virtuosi di rigenerazione. Anche lo sviluppo infrastrutturale deve essere frutto di una programmazione attenta, di “nuova generazione”, in grado di supportare in modo flessibile lo sviluppo economico. Accessibilità ai servizi, ottimizzazione della mobilità dolce e intermodale. Abbiamo più proposte da condividere con i colleghi per dotare Taranto di uno strumento urbanistico all’avanguardia. E se parliamo di futuro, non possiamo non mettere al centro anche il tema della sicurezza del territorio e della valorizzazione della costa e del mare, risorsa da valorizzare mediante piani che mirino a rilanciare la Taranto città del mare e sul mare. Ci auguriamo - conclude - che la maggioranza si dimostri aperta al contributo delle opposizioni su un provvedimento che va condiviso senza alcuna distinzione di colore politico, ma costruendo un’idea comune di città da consegnare ai nostri figli”.
"Innanzitutto - prosegue Di Cuia -, il Pug deve orbitare coerentemente con la questione ambientale: la realtà industriale è prioritaria, ma deve essere inserita nel contesto urbano con un’analisi approfondita e nel rispetto di una visione nuova per il territorio. E ancora: lo sviluppo e la promozione del territorio rurale, la riconoscibilità dei contesti agricoli e produttivi di eccellenza; la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio storico esistente, a partire dal nostro borgo antico; il miglioramento della struttura urbana mediante percorsi virtuosi di rigenerazione. Anche lo sviluppo infrastrutturale deve essere frutto di una programmazione attenta, di “nuova generazione”, in grado di supportare in modo flessibile lo sviluppo economico. Accessibilità ai servizi, ottimizzazione della mobilità dolce e intermodale. Abbiamo più proposte da condividere con i colleghi per dotare Taranto di uno strumento urbanistico all’avanguardia. E se parliamo di futuro, non possiamo non mettere al centro anche il tema della sicurezza del territorio e della valorizzazione della costa e del mare, risorsa da valorizzare mediante piani che mirino a rilanciare la Taranto città del mare e sul mare. Ci auguriamo - conclude - che la maggioranza si dimostri aperta al contributo delle opposizioni su un provvedimento che va condiviso senza alcuna distinzione di colore politico, ma costruendo un’idea comune di città da consegnare ai nostri figli”.