TARANTO - Un'organizzazione sindacale portatrice di un nuovo protagonismo sociale e di una
rinnovata centralità dei lavoratori. Ma, allo stesso tempo, un'organizzazione
impegnata nella transizione ecologica, nel risanamento idrogeologico, nel
potenziamento delle aree forestali, nella battaglia al cambiamento climatico.
Questa l'impronta della Flai Cgil di Taranto al termine dell'8° Congresso provinciale che ha confermato Lucia La Penna alla segreteria generale. La Flai abbraccia più comparti produttivi e diverse categorie di lavoratori: dai braccianti agricoli agli addetti della pesca e dell’acquacoltura, dai dipendenti dei consorzi agli enti, dalle agenzie regionali alle piccole aziende artigiane, dalle grandi multinazionali all’arma dei carabinieri nel settore forestale.
“Sono tante le sfide che dobbiamo affrontare ogni giorno – ha detto la segretaria La Penna – ma accanto a queste ve ne è un’altra: ricostruire una collettività , quella che ieri veniva definita una classe sociale, perché solo rimettendo insieme le persone e i lavoratori si può ritornare ad una rivendicazione collettiva”.
Un percorso fatto di vertenzialità e confronti, di rivendicazioni e richieste. “Il Governo non ci ha ascoltato – ha proseguito La Penna – e in questa finanziaria non si affronta l’emergenza salariale, non si parla di un salario minimo né di detassare gli aumenti previsti con i contratti nazionali. Invece di intervenire sul dramma della precarietà che riguarda soprattutto i giovani e le donne del Mezzogiorno, il governo vuole reintrodurre i voucher che rappresentano uno smantellamento dei contratti, una perdita di diritti e di prestazioni, un indebolimento contributivo e una mercificazione del lavoro senza diritti e tutele”.
L'agenda della Flai Cgil di Taranto è fitta di impegni. “Dobbiamo essere più presenti nelle piccole aziende artigiane e nelle cantine – ha spiegato la neo eletta segretaria generale - immaginare una mobilitazione forte rispetto alla vertenza Consorzio di bonifica Stornara e Tara dove persiste una situazione di forte precarietà degli impiegati e degli operai. Dobbiamo lavorare nel settore della pesca e promuovere maggiori incontri con i lavoratori del corpo forestale. Nel settore dell’industria alimentare bisogna promuovere maggiore protagonismo dei lavoratori impiegati in piccole aziende e continuare il percorso di contrattazione presso Heineken per la stabilizzazione dei lavoratori precari e l'aumento dell’organico. Nel settore agricoltura occorre diversificare gli interventi e garantire un rapporto diretto tra categoria e lavoratori per offrire tutele individuali e collettive”.
Ai lavori sono intervenuti Giovanni D’Arcangelo, segretario organizzativo della Cgil Taranto e Antonio Gagliardi, segretario generale della Flai Puglia. Le conclusioni sono state affidate a Jean Renè Bilongo, responsabile delle politiche migratorie della Flai nazionale. Hanno portato il loro saluto i rappresentati delle altre organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali. Per il Comune di Taranto è intervenuta l'assessore Francesca Viggiano.
Questa l'impronta della Flai Cgil di Taranto al termine dell'8° Congresso provinciale che ha confermato Lucia La Penna alla segreteria generale. La Flai abbraccia più comparti produttivi e diverse categorie di lavoratori: dai braccianti agricoli agli addetti della pesca e dell’acquacoltura, dai dipendenti dei consorzi agli enti, dalle agenzie regionali alle piccole aziende artigiane, dalle grandi multinazionali all’arma dei carabinieri nel settore forestale.
“Sono tante le sfide che dobbiamo affrontare ogni giorno – ha detto la segretaria La Penna – ma accanto a queste ve ne è un’altra: ricostruire una collettività , quella che ieri veniva definita una classe sociale, perché solo rimettendo insieme le persone e i lavoratori si può ritornare ad una rivendicazione collettiva”.
Un percorso fatto di vertenzialità e confronti, di rivendicazioni e richieste. “Il Governo non ci ha ascoltato – ha proseguito La Penna – e in questa finanziaria non si affronta l’emergenza salariale, non si parla di un salario minimo né di detassare gli aumenti previsti con i contratti nazionali. Invece di intervenire sul dramma della precarietà che riguarda soprattutto i giovani e le donne del Mezzogiorno, il governo vuole reintrodurre i voucher che rappresentano uno smantellamento dei contratti, una perdita di diritti e di prestazioni, un indebolimento contributivo e una mercificazione del lavoro senza diritti e tutele”.
L'agenda della Flai Cgil di Taranto è fitta di impegni. “Dobbiamo essere più presenti nelle piccole aziende artigiane e nelle cantine – ha spiegato la neo eletta segretaria generale - immaginare una mobilitazione forte rispetto alla vertenza Consorzio di bonifica Stornara e Tara dove persiste una situazione di forte precarietà degli impiegati e degli operai. Dobbiamo lavorare nel settore della pesca e promuovere maggiori incontri con i lavoratori del corpo forestale. Nel settore dell’industria alimentare bisogna promuovere maggiore protagonismo dei lavoratori impiegati in piccole aziende e continuare il percorso di contrattazione presso Heineken per la stabilizzazione dei lavoratori precari e l'aumento dell’organico. Nel settore agricoltura occorre diversificare gli interventi e garantire un rapporto diretto tra categoria e lavoratori per offrire tutele individuali e collettive”.
Ai lavori sono intervenuti Giovanni D’Arcangelo, segretario organizzativo della Cgil Taranto e Antonio Gagliardi, segretario generale della Flai Puglia. Le conclusioni sono state affidate a Jean Renè Bilongo, responsabile delle politiche migratorie della Flai nazionale. Hanno portato il loro saluto i rappresentati delle altre organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali. Per il Comune di Taranto è intervenuta l'assessore Francesca Viggiano.