MICHELE MININNI - Uno dei maggiori crimini che prova sdegno e che suscita scalpore presso la pubblica opinione è l'abuso sui minori e delle persone vulnerabili. Molte volte è intervenuto anche Papa Francesco con la lettera al Popolo di Dio del venti agosto 2018, ha riconosciuto tali crimini definendoli come «cultura di morte».
Si tratta di una piaga che ha colpito anche la Chiesa, suscitando in varie parti del mondo un vespaio di polemiche e una giusta presa di coscienzaA questi servizi, attraverso le diverse professionalità dei membri che lo compongono, compete di collaborare strettamente con l’Arcivescovo Mons. Leonardo d’Ascenzo nell'adempimento delle sue responsabilità pastorali in materia di tutela dei minori e degli adulti vulnerabili e di proporre iniziative per sensibilizzare il clero, gli organismi pastorali di partecipazione e gli uffici pastorali diocesani sotto il profilo della tutela dei minori e delle persone vulnerabili e per formare gli operatori pastorali.
L’attività è diretta e coordinata dal Referente diocesano il biscegliese Luigi De Pinto a cui compete anche di assistere e consigliare l'Arcivescovo collaborando, se richiesto, nell'ascolto delle vittime e nella gestione delle segnalazioni di abusi che possono essere inviate tramite mail al seguente indirizzo: tutela minorisegnalazioni@arcidiocesitrani.it.
Mons. Leonardo
D’Ascenzo, Vescovo di Trani Barletta Bisceglie commenta: «Anche nella nostra
Arcidiocesi è stato costituito il Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle
persone vulnerabili (SDTM) con decreto vescovile del 8 dicembre 2022 (n.813/22)
per poter provvedere alla cura e protezione dei minori e delle persone vulnerabili
attraverso Servizi che, in sinergia con il Servizio Tutela Minori della Conferenza
Episcopale Italiana e della Conferenza Episcopale Pugliese, possano contribuire a
diffondere una cultura della prevenzione e fornire strumenti di informazione e
formazione».