Trani, patto per il clima. Maraschio e Delli Noci: "Strategia integrata che tenga insieme visione regionale e pianificazione locale"
BARI - Un patto per il clima. È questa l'ambiziosa e necessaria sfida che la Regione Puglia ha deciso di affrontare in sinergia con i Comuni del territorio. Non a caso l'iniziativa - che ha visto nella mattinata di oggi la seconda tappa territoriale nella biblioteca di Trani - ha preso il nome di "Patto dei Sindaci".
Un incontro, anche quello di Trani, finalizzato al supporto e alla guida da parte dell’Assessorato all’Ambiente in favore dei comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci che porterà all'adozione dei PAESC (Piani d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima).
Le amministrazioni comunali si impegnano così ad adottare un piano per contrastare i fenomeni climatici avversi e ad adattare i propri territori ai cambiamenti climatici, sotto il coordinamento della Regione Puglia, che contestualmente sta predisponendo la propria strategia di adattamento ai cambiamenti climatici (SRACC).
Il progetto pugliese di coordinamento territoriale è stato attenzionato da parte dell’Ufficio del Patto di Bruxelles e ritenuto valido per partecipare al Programma di gemellaggio del Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia.
Il Programma di Gemellaggio europeo, che ha visto la Regione Puglia selezionata tra diverse realtà europee in qualità di Coordinatore territoriale, prevede un gemellaggio con la Regione francese della Loira, per l'implementazione di strategie regionali di adattamento ai cambiamenti climatici e pratiche di sviluppo sostenibile del territorio.
“Abbiamo un dovere - ha dichiarato l’assessora Anna Grazia Maraschio - nei confronti dei nostri figli e di noi stessi. È in corso una crisi ambientale e climatica che necessita, prima di tutto, di una presa di coscienza netta e poi di misure concrete e strategiche. Ciascuno di noi deve fare la propria parte. Si tratta di mettere in piedi una strategia integrata che tiene insieme la visione regionale con la pianificazione locale, lavorando in sinergia con i sindaci di Puglia, perché dobbiamo andare tutti nella stessa direzione. Per vincere la sfida contro gli effetti dei cambiamenti climatici dobbiamo tracciare una rotta ponendoci l'ambizioso obiettivo di raggiungere il 55% di emissioni inquinanti in meno al 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Abbiamo ricevuto 112 istanze e abbiamo ancora delle risorse disponibili per accoglierne delle altre”.
“Sento anche la necessità - ha concluso la Maraschio - di lanciare un appello ai Comuni. È necessario che tutte le amministrazioni comunali sottoscrivano il patto. Non tutti lo hanno ancora fatto e questo non va bene, non possiamo permetterci nemmeno una defezione, è una sfida globale, nessuno può tirarsi indietro da queste responsabilità”.
“Questo roadshow - ha dichiarato l’assessore Delli Noci - ci vede impegnati nella promozione di una iniziativa centrale per spingere l’urgente e complessa sfida della transizione energetica. Il Patto dei sindaci prima di tutto e a seguire gli incentivi messi a disposizione dei Comuni da parte della Regione Puglia sotto forma di voucher per la realizzazione dei PAESC hanno proprio l’obiettivo di supportare le amministrazioni comunali - molte delle quali hanno scarse risorse finanziarie - nell’affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici”.
Un incontro, anche quello di Trani, finalizzato al supporto e alla guida da parte dell’Assessorato all’Ambiente in favore dei comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci che porterà all'adozione dei PAESC (Piani d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima).
Le amministrazioni comunali si impegnano così ad adottare un piano per contrastare i fenomeni climatici avversi e ad adattare i propri territori ai cambiamenti climatici, sotto il coordinamento della Regione Puglia, che contestualmente sta predisponendo la propria strategia di adattamento ai cambiamenti climatici (SRACC).
Il progetto pugliese di coordinamento territoriale è stato attenzionato da parte dell’Ufficio del Patto di Bruxelles e ritenuto valido per partecipare al Programma di gemellaggio del Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia.
Il Programma di Gemellaggio europeo, che ha visto la Regione Puglia selezionata tra diverse realtà europee in qualità di Coordinatore territoriale, prevede un gemellaggio con la Regione francese della Loira, per l'implementazione di strategie regionali di adattamento ai cambiamenti climatici e pratiche di sviluppo sostenibile del territorio.
“Abbiamo un dovere - ha dichiarato l’assessora Anna Grazia Maraschio - nei confronti dei nostri figli e di noi stessi. È in corso una crisi ambientale e climatica che necessita, prima di tutto, di una presa di coscienza netta e poi di misure concrete e strategiche. Ciascuno di noi deve fare la propria parte. Si tratta di mettere in piedi una strategia integrata che tiene insieme la visione regionale con la pianificazione locale, lavorando in sinergia con i sindaci di Puglia, perché dobbiamo andare tutti nella stessa direzione. Per vincere la sfida contro gli effetti dei cambiamenti climatici dobbiamo tracciare una rotta ponendoci l'ambizioso obiettivo di raggiungere il 55% di emissioni inquinanti in meno al 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Abbiamo ricevuto 112 istanze e abbiamo ancora delle risorse disponibili per accoglierne delle altre”.
“Sento anche la necessità - ha concluso la Maraschio - di lanciare un appello ai Comuni. È necessario che tutte le amministrazioni comunali sottoscrivano il patto. Non tutti lo hanno ancora fatto e questo non va bene, non possiamo permetterci nemmeno una defezione, è una sfida globale, nessuno può tirarsi indietro da queste responsabilità”.
“Questo roadshow - ha dichiarato l’assessore Delli Noci - ci vede impegnati nella promozione di una iniziativa centrale per spingere l’urgente e complessa sfida della transizione energetica. Il Patto dei sindaci prima di tutto e a seguire gli incentivi messi a disposizione dei Comuni da parte della Regione Puglia sotto forma di voucher per la realizzazione dei PAESC hanno proprio l’obiettivo di supportare le amministrazioni comunali - molte delle quali hanno scarse risorse finanziarie - nell’affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici”.