MICHELE MININNI - Il giorno dopo la pronuncia del Tribunale di Foggia che ha accolto la richiesta di incandidabilità per l’ex sindaco di Trinitapoli Emanuele Losapio, riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione da parte dell’Avvocato Pasquale Rinaldi, difensore del Dott. Emanuele Pio Losapio: «Con riferimento al decreto del Tribunale di Foggia depositato il 14.12.2022, con il quale è stata accolta la domanda di incandidabilità dell’ex Sindaco di Trinitapoli, il dott. Emanuele Pio Losapio, si fa rilevare che tale provvedimento verrà impugnato davanti alla Corte di Appello di Bari per la sua radicale riforma, in quanto ingiusto ed erroneo. La domanda di incandidabilità accolta dal Tribunale di Foggia non si fonda in alcun modo su elementi concreti, univoci e rilevanti (come richiede espressamente l’art. 143 del Testo Unico degli Enti Locali, D. Lgs. n. 267/2000), né sussistono elementi chiari e concordanti di collegamento e/o condizionamento mafioso, capaci di dimostrare che il dott. Losapio possa essere considerato responsabile delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento del Consiglio comunale di Trinitapoli. L’esame della enorme mole di atti posti in essere dall’Amministrazione Losapio (e sottoposti all’esame dei Giudici di primo grado) fa emergere la mancanza di qualsiasi tipo di collegamento del dott. Losapio e della sua Amministrazione con la criminalità organizzata e l’assenza di qualsiasi incidenza di questa sul procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi della città di Trinitapoli. L’attività amministrativa è stata svolta dal dott. Losapio avendo sempre come bussola l’immagine e il prestigio della pubblica amministrazione e delle cariche elettive, nella propria convinzione di costituire valori pienamente riconducibili all’art. 97 Cost., nell’ottica – assolutamente sostanziale e, quindi, tutt’altro che esteriore – del buon andamento e della legalità dell’azione amministrativa, declinati anche sul versante della tutela della credibilità delle istituzioni agli occhi dei cittadini di Trinitapoli».
MICHELE MININNI - Il giorno dopo la pronuncia del Tribunale di Foggia che ha accolto la richiesta di incandidabilità per l’ex sindaco di Trinitapoli Emanuele Losapio, riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione da parte dell’Avvocato Pasquale Rinaldi, difensore del Dott. Emanuele Pio Losapio: «Con riferimento al decreto del Tribunale di Foggia depositato il 14.12.2022, con il quale è stata accolta la domanda di incandidabilità dell’ex Sindaco di Trinitapoli, il dott. Emanuele Pio Losapio, si fa rilevare che tale provvedimento verrà impugnato davanti alla Corte di Appello di Bari per la sua radicale riforma, in quanto ingiusto ed erroneo. La domanda di incandidabilità accolta dal Tribunale di Foggia non si fonda in alcun modo su elementi concreti, univoci e rilevanti (come richiede espressamente l’art. 143 del Testo Unico degli Enti Locali, D. Lgs. n. 267/2000), né sussistono elementi chiari e concordanti di collegamento e/o condizionamento mafioso, capaci di dimostrare che il dott. Losapio possa essere considerato responsabile delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento del Consiglio comunale di Trinitapoli. L’esame della enorme mole di atti posti in essere dall’Amministrazione Losapio (e sottoposti all’esame dei Giudici di primo grado) fa emergere la mancanza di qualsiasi tipo di collegamento del dott. Losapio e della sua Amministrazione con la criminalità organizzata e l’assenza di qualsiasi incidenza di questa sul procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi della città di Trinitapoli. L’attività amministrativa è stata svolta dal dott. Losapio avendo sempre come bussola l’immagine e il prestigio della pubblica amministrazione e delle cariche elettive, nella propria convinzione di costituire valori pienamente riconducibili all’art. 97 Cost., nell’ottica – assolutamente sostanziale e, quindi, tutt’altro che esteriore – del buon andamento e della legalità dell’azione amministrativa, declinati anche sul versante della tutela della credibilità delle istituzioni agli occhi dei cittadini di Trinitapoli».