Triplice omicidio Roma: Campiti dopo la strage voleva fuggire a Malaga

ROMA - Il killer romano Claudio Campiti aveva meditato la “strage dei consorziati” da almeno un mese, ossia da quando, l’11 novembre, aveva ricevuto la convocazione, nel quartiere romano di Fidene, dell’assemblea del consorzio “Valleverde”. Lo riporta Il Messaggero.

In quel momento, probabilmente, nella sua mente si è palesata l’idea di una vendetta sanguinaria e plateale. Secondo il quotidiano romano il 57enne negli ultimi anni non aveva mai preso parte a queste riunioni, proprio perché aveva più di un contenzioso in corso con quella comunità.

Nel piano diabolico di Campiti era prevista anche la fuga in auto, forse con meta Malaga (visto che seguiva su Facebook un gruppo di amanti della meta).

I carabinieri, infatti, hanno trovato vicino al dehor tre zaini del 57enne: in uno c’era il suo passaporto, un notebook e 5.700 euro in contanti, che si vanno a sommare ai 535 euro che aveva in tasca. Negli altri due zaini aveva vari indumenti di ricambio.