ROMA - “È la decisione che tutti aspettavamo: giusta e rispettosa del valore e della storia che il vino rappresenta e incarna”.
Così Dario Stefàno, già senatore e padre della norma che ha introdotto l’enoturismo in Italia, a commento della scelta della commissione europea di togliere dalla black list dei cibi e degli alimenti dannosi il vino.
“A Bruxelles ha prevalso la ragione su quello che era un approccio proibizionista e animato da un pregiudizio grossolano perché accomunava i superalcolici al vino, l’uso all’abuso” continua Stefàno.
“Questa scelta apre oggi ad un orizzonte sicuramente più sereno, più pacificato e che consentirà alle nostre importanti realtà di continuare a crescere”.
“A Bruxelles ha prevalso la ragione su quello che era un approccio proibizionista e animato da un pregiudizio grossolano perché accomunava i superalcolici al vino, l’uso all’abuso” continua Stefàno.
“Questa scelta apre oggi ad un orizzonte sicuramente più sereno, più pacificato e che consentirà alle nostre importanti realtà di continuare a crescere”.