ANDRIA (BT) - Ancora furti e rapine nella Bat. Sul gravissimo episodio criminale consumatori nella città di Andria, a due passi dalla Compagnia della Guardia di Finanza, in un pubblico esercizio di bar e tavola calda molto noto anche perché frequentatissimo dal personale del comune di Andria che a due passi ha i propri uffici anagrafici e tecnici, interviene il Presidente Unibat.- Unionecommercio, Albo Associazioni Sezione Commercio, Professioni, Attività Economiche e Consumatori, Savino Montaruli, il quale ha commentato l’accaduto proprio sul luogo in cui è avvenuta la rapina con il furto del misuratore fiscale.
Della pericolosità della microcriminalità nella città di
Andria, sempre più agguerrita e spregiudicata, il Sindacalista andriese
ne aveva parlato presso la Procura del Tribunale di Trani durante
l’incontro con il Procuratore dott. Renato Nitti lo scorso 7 novembre. E’ stato lo stesso Montaruli, dopo essere stato informato della rapina
ai danni di un noto bar di Andria, a dichiarare: “microcriminalità
sempre più preoccupante nella città di Andria. Fenomeni criminosi che
alimentano un grande senso di insicurezza e limitano fortemente le
attività economiche rendendole vulnerabili e molto fragili. La nostra
vicinanza al titolare del bar colpito dalla rapina di lunedì 16 gennaio
2023 ma anche la reiterata richiesta di interventi di prevenzione che
non possono essere relegati unicamente all’installazione della
videosorveglianza che forse aiuta scovare i colpevoli ma non evita che
gli atti criminali si consumino, così come i tantissimi Protocolli
quotidiani e le ordinanza diventano vani se non supportati da azioni di
intelligence, di pronto intervento e di prevenzione seria. Al gravissimo
fenomeno della mafia dunque si affianca quello sempre più preoccupante
della microcriminalità di strada in una città dove le bocche cucite
degli “allineati” rischiano di minimizzare il gravissimo fenomeno. I
silenzi, notoriamente, appartengono al mondo criminale e non a coloro
che dovrebbero denunciare e metterci la faccia, se non altro per dovere
istituzionale” – ha concluso il leader sindacale pugliese.