ROMA - “Con lo scudo penale sull’ex Ilva di Taranto è in gioco la salute di tutti”. Lo dichiara in una nota la Vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Patty L’Abbate.
“Lo scudo penale potrà coprire anche le incapacità di gestire le emissioni inquinanti dell'Ilva, questo significa che è in pericolo la salute dei cittadini di Taranto, dei lavoratori e anche di tutti i cittadini italiani perché inquinanti come il NOx, il PM5 gli idrocarburi policiclici aromatici e le diossine non restano certo confinati in un territorio. Il governo Meloni ha scelto di preferire la produttività a costo della vita umana e dell'inquinamento della nostra Penisola. E questo, francamente, lo trovo inaccettabile per i tarantini e per tutti gli Italiani.
"Lo scudo penale, dunque, come ha spiegato anche il vicepresidente M5S Mario Turco, costituisce un vero e proprio ‘diritto di uccidere’. Si tratta di un passo indietro sulla tutela della salute di cittadini e lavoratori e sulla cura della nostra casa comune. Il governo - spiega l’on. Patty L’Abbate - non tiene conto delle linee guida sull’ambiente del Recovery Fund, né della necessità di una reale transizione ecologica che ormai è utilizzata solo come uno slogan. Dobbiamo abbandonare il fossile, utilizzare fonti rinnovabili e idrogeno verde, pensare a proteggere chi ha già pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane, per colpa dell’inquinamento ambientale. È assurdo che il governo non si renda conto di tutto questo, non ascolti la scienza, non ascolti il grido di chi chiede aiuto perché ha diritto sia alla salute che al lavoro. È inaccettabile, nel 2023, trovarsi difronte alla drammatica scelta tra vita e lavoro - ha concluso l'on. Patty L'Abbate, docente di economia ecologica e Management -.”