'Ferilli Eyewear', occhiali dalla terra e dal mare
FRANCESCO GRECO - Quel blu che sfuma verso il giallo delle albe sul mare degli dèi a Castro (Adriatico). E quel rosso che insanguina le onde di San Gregorio (Marina di Patù), Jonio, al tramonto e che incendia il cielo fino a Gallipoli.
Tutta la creatività di Cristiano Ferilli è un commuovente “tribute” alla sua terra, il Salento, alla natura generosa, ricca di profumi e colori, che gli pulsa intorno. I materiali dei suoi occhiali infatti sono l’ulivo e il fico d’India, piante che dominano il paesaggio.
Affascinato da piccolo dal mondo dell’occhialeria, diventa ottico. Dopo il diploma va a Roma e consegue la laurea in Ortottica e Assistenza Oftalmologica all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Il percorso lavorativo lo porta a interagire con strutture ospedaliere e top player, collaborando come ottico e optometrista.
Le competenze tecniche nel 2016 decide di coniugarle col design progettando la sua linea di occhiali. L’idea nasce a Milano, alla mostra internazionale dell’Ottica (MIDO) e l’intuizione di utilizzare un materiale inedito del territorio: il fico d’India.
Storia di “Ferilli Eyewear”, brand nato nel 2018 dall’idea dell’ottico e ortottista (1993, Giuliano di Lecce). Che spiega il concept intimo della sua start-up dall’eco planetaria: “La mission è creare accessori utilizzando materiali innovativi ed ecosostenibili, con focus sulla fibra di fico d’India. Gli occhiali sono realizzati con un materiale derivato dal fico d’India pugliese, il Sikalindi, fico d’India in lingua grika”. Materiale vincitore del premio Oscar Green 2013, la sua fibra disidratata, sostenuta da pannelli di supporto in betulla, è utilizzata per realizzare la montatura, arricchiti da aste in legno di botti di Barrique. Risultato: un prodotto originale, unico, con venature che danno un “pattern” sempre diverso e irripetibile.
Pianta mediterranea che cresce velocemente, bisognosa di sfoltimento e diradamento per contenerne la crescita esuberante, la fibra si ottiene con l’estrazione dalla pianta ancora verde, nel rispetto dei cicli di vita della stessa.
Cristiano Ferilli |
Da questo processo proviene la materia prima per la produzione, estratta attraverso un metodo di disidratazione brevettato e completamente ecosostenibile, senza agenti inquinanti. L’intero processo produttivo si svolge in Italia, nel Salento, intaglio e assemblaggio in un’azienda nel Lazio”. La terza collezione (maggio 2022) poggia sulle solide basi del successo della prima, “Sikalindi”, dicembre 2018, collezione lancio del brand (ne parlarono testate nazionali, fra cui “ll Sole 24 Ore”), composta da 120 pezzi, andati a ruba (ne avanzano 5), ormai divenuti veri e propri “cult”, iconici (stessi materiali: fico d’India, betulla e aste in ulivo), nomi e forme ispirati al territorio: Otranto, Leuca, Castro, Porto Miggiano, etc. (anche la colorazione delle lenti è dettata dal paesaggio).
E della seconda, “Aèras” (maggio 2021): sei modelli che continuano a raccontare Terra d’Otranto: Castro, Maglie, Ostuni, Porto Badisco, Gallipoli, la seconda versione di Leuca. “Il frontale – aggiunge Cristiano - è più sottile e leggero, le aste sono in legno riutilizzato da botti di Barrique e fibra di fico d’India”.
A maggio 2022, come già detto, la collezione "KliMa". Il nome richiama la parola "clima", ha radici nel griko ed è tradotto come "inclinazione". “La novità è un nuovo mix di materiali che vede per la prima volta la fibra di fico d'India insieme all'acetato (composto da cotone). Le montature mantengono sempre la fibra naturale, ma l'acetato servirà a creare un nuovo comfort”. La novità è la linea vista, ma si presentano pure montature sole, con lenti dai toni terrei e verdi.
Tanti i riconoscimenti per “Ferilli Eyewear”. Premio “miglior occhiale ecosostenibile 2019” - Monaco International Optic Trophies - Principato di Monaco. Premio “Maker of Merit” - Maker Faire Roma – 2019 Partecipazione “Showcase” - AltaRoma per l’edizione di gennaio 2020, settembre 2020 e gennaio 2021, dove ha avuto la possibilità di esporre la collezione a buyer e stampa nazionale ed internazionale.
Semifinalista premio ‘Graziella Pagni Eyewear’ 2020 Esposizione nel museo internazionale dell’occhiale in Pieve di Cadore come unico occhiale realizzato utilizzando la fibra di fico d’India. Installazione durante la mostra “Green Watching’’ dal 25/05/2022 al 15/01/2023 presso ‘Musee de la Lunettes de Morez’ – Morez (Francia). Come si dice: chapeau!