MOLA DI BARI - Le stagioni dell’Agìmus di Mola di Bari sono tradizionalmente un racconto, una finestra sul presente e un’indagine del passato, quindi un’occasione di riflessione. E il ricordo si fa responsabilità per le celebrazioni del Mese della Memoria, al quale l’associazione diretta da Piero Rotolo, per l’avvio ufficiale della programmazione invernale, porta il proprio contributo sabato 28 gennaio (ore 20.45), al Teatro van Westerhout, con la storia del pianista di Varsavia resa celebre sul grande schermo da Roman Polanski. Storia che qui viene ripresa in un intreccio di narrazione e musica nel concerto-spettacolo «La musica miracolosa», con Stefano Valanzuolo in veste di voce narrante e Francesco Nicolosi interprete al pianoforte di Chopin, Liszt-Wagner, Debussy, Rachmaninov e, per l’appunto, Szpilman, il pianista di Varsavia.
Le relazioni tra musica e cinema avranno altre finestre, una con l’omaggio a un giovane compositore, il foggiano Carmine Padula, che nel mondo del grande (e piccolo) schermo si sta facendo strada con una certa autorevolezza, di scena domenica 5 febbraio (ore 19.30, Teatro van Westerhout) con l’Orchestra Ico Suoni del Sud, l’altra con l’attore Rocco Papaleo, la cui passione per la musica (parole sue) supera di gran lunga quella per la settima arte, come racconterà nel recital tra parole e note «A proposito di Rocco», diretto discendente del teatro-canzone di gaberiana memoria, in calendario domenica 12 febbraio (ore 19.30, Teatro van Westerhout).
Verranno indagate anche le relazioni tra musica e arte figurativa con il «Canova svelato» della RBR Dance Company, sabato 18 febbraio (ore 18 e ore 21, Teatro van Westerhout) e, alla vigilia della Settimana Santa, per l’appuntamento di chiusura della stagione, con i tableaux vivants dedicati alle sacre Passioni dalla compagnia Teatri 35 sulle musiche dal vivo della Nuova Orchestra Scarlatti, sabato 1° aprile (ore 18 e 12, Teatro van Westerhout).
Inoltre, la stagione prevede domenica 26 febbraio (ore 19.30, Palazzo Pesce) l’Ensemble Variabile nato in quel vasto territorio transnazionale tra Nord Est italiano e pezzi della Mitteleuropa che vedrà Annamaria Dell’Oste, una gloriosa carriera nei più importanti teatri d’opera d’Europa, interloquire con il clarinettista Claudio Mansutti e la pianista Federica Rapini, musicisti dal curriculum internazionale.Sabato 4 marzo (ore 20.45, Teatro van Westerhout) ci sarà il ritorno del duo EbbaneSis formato da Viviana Cangiano e Serena Pisa, da fenomeni social diventate una realtà con le loro rielaborazioni partenopee della grande musica internazionale e la rilettura della canzone napoletana. Mentre il pianista Scipione Sangiovanni, tra gli astri nascenti del concertismo che conta, viaggerà nel tempo a ritroso, dal Novecento al Seicento, col virtuoso di flauto dolce Giorgio Matteoli, domenica 12 marzo (ore 19.30, Palazzo Pesce).
Intrigante il progetto «Casa Schumann» attraverso il quale, in due giornate consecutive, verranno indagati tra racconto e interpretazione musicale, analisi psicologica e tratti biografici, i rapporti tra Robert Schumann, sua moglie Clara Wieck e Johannes Brahms, prima con Piero Rattalino, tra i più autorevoli studiosi e critici musicali, di scena in veste di narratore accanto alla moglie pianista Ilia Kim sabato 18 marzo (ore 20.45, Teatro van Westerhout), poi con la voce recitante di Maurizio Pellegrini in coppia col pianista Piero Rotolo, domenica 19 marzo (ore 19.30, Teatro van Westerhout).
Infine, anche l’inimitabile vita di Gabriele D’Annunzio domenica 26 marzo (ore 19.30, Teatro van Westerhout) verrà raccontata a suon di musica e parole dal soprano Sara Allegretta, dal baritono Carlo Provenzano, dal pianista Dario Novielli e dalla voce recitante di Antonella Carone col recital «Le Muse» nel quale gli amori del Vate avranno come piedistallo le canzoni di Francesco Paolo Tosti, compositore al quale il grande poeta fu legato da profonda e lunga amicizia e da una proficua collaborazione artistica.