BARI - Continuiamo a finanziare come Regione Puglia questo strumento importante di sviluppo dell’economia. Col Presidente Emiliano e l’assessore Delli Noci, potenziamo l'efficacia del Bando Nidi Puglia, che continua anche per il 2023 e servirà a sostenere con contributi a fondo perduto e prestiti rimborsabili, persone che hanno perso il lavoro, giovani e donne , costituite da meno di 6 mesi o non ancora costituite, micro e piccole imprese esistenti che vogliono realizzare un subentro generazionale nella propria gestione, dipendenti che intendono salvaguardare la propria occupazione rilevando le imprese in crisi o le imprese confiscate per cui lavorano. Così in una nota Cosimo Borraccino Consigliere del Presidente della Regione Puglia e attuazione del Piano Taranto.
Per aiutare ancora di più, Nidi si fa in 4:
*Compagini Giovanili* , da costituirsi in forma di società e partecipate interamente da giovani con età compresa tra i 18 e i 35 anni alla data della domanda preliminare; *Imprese Femminili* , in forma di impresa individuale o di società, partecipate interamente da donne con età maggiore di 18 anni; *Nuove Imprese* , partecipate per almeno il 50%, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti svantaggiati che alla data di presentazione della domanda preliminare appartengano ad almeno una delle seguenti categorie: – giovani tra i 18 anni e i 35 anni di età; – donne con età superiore ai 18 anni; – soggetti che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato nell’ultimo mese; – persone in procinto di perdere il lavoro, destinatari di strumenti di sostegno al reddito (ad esempio: dipendenti di imprese poste in liquidazione, di imprese confiscate o di posti in mobilità e collocati in NASPI, e simili): – titolari di partita IVA non iscritti al Registro Imprese che abbiano emesso fatture per un imponibile inferiore a 15.000 nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda preliminare (tali soggetti potranno utilizzare la stessa partita IVA per l’avvio della nuova attività); – soci lavoratori e amministratori di cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati; – soci e amministratori delle imprese, costituite in forma di società, che abbiano firmato l’atto di impegno e regolamentazione dei rapporti nell’ambito del progetto finanziato dall’Avviso pubblico “PIN – Pugliesi Innovativi” (Delibera Giunta Regionale n.877 del 15/6/2016). *Imprese Turistiche per l’avvio di affittacamere o B&B* in possesso dei requisiti previsti per le Nuove Imprese, richiamati al punto precedente.
MASSIMALI DEGLI INVESTIMENTI FINANZIABILI
Può essere richiesta a fronte di un programma di investimento completo, dall’importo compreso tra i 10.000 e i 150.000 euro. Il limite massimo per gli investimenti può variare nel seguente modo: può essere ridotto a 50.000 euro per le Compagini Giovanili e a 100.000 euro per le Imprese Femminili; può essere innalzato a 250.000 euro per le iniziative imprenditoriali in forma di micro e piccola impresa rientranti nelle fattispecie Passaggio generazionale intendano salvaguardare l'attività e l'occupazione.
SETTORI AMMISSIBILI
Il Fondo NIDI Puglia 2022 finanzia attività di impresa che operano o prevedono di operare nei seguenti settori: attività manifatturiere (le attività agroalimentari sono ammissibili se l’impresa non effettua la prima lavorazione del prodotto agricolo); costruzioni ed edilizia; riparazione autoveicoli e motocicli; attività di bed & breakfast imprenditoriale e affittacamere; ristorazione con e senza cucina; servizi di informazione e comunicazione; attività professionali, scientifiche e tecniche; agenzie di viaggio; servizi di supporto alle imprese; istruzione; sanità; assistenza sociale non residenziale; attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (ad esclusione di lotterie, scommesse e case da gioco); servizi per la persona; traslochi, magazzinaggio, attività di supporto ai trasporti, servizi postali e attività di corriere; commercio elettronico (solo per Compagini giovanili e Imprese femminili); commercio al dettaglio e all’ingrosso (solo per società che intendono gestire aziende confiscate). Per quanto riguarda le attività di consulenza e professionali (anche sanitarie), le agevolazioni sono concesse soltanto alle forme di associazione tra professionisti o società (anche cooperativa) tra professionisti.
SETTORI NON AMMESSI
Invece, non sono ammessi a richiedere i benefici, le attività operanti nei seguenti settori: pesca e dell’acquacoltura (imprese che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (CE) 104/2000 del Consiglio); settore della produzione primaria dei prodotti agricoli; trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; esportazione verso paesi terzi o Stati membri, o ad altre spese correnti connesse con l’attività di esportazione; carboniero ai sensi del Regolamento (CE) n. 1407/2002; costruzione navale; siderurgia; fibre sintetiche.
SPESE AMMISSIBILI
spese per investimenti: ad esempio, spese per arredi, macchinari, programmi informatici, opere edili, ecc. Le relative fatture devono avere imponibile minimo pari a 500 euro; spese di esercizio: ad esempio, acquisto di materie prime, scorte e materiali di consumo, locazione di immobili, polizze assicurative, ecc. I relativi titoli di spesa dovranno avere imponibile minimo pari a 250 euro. Le spese, sia per investimenti che di esercizio, dovranno essere sostenute dopo la concessione delle agevolazioni ed entro i 6 mesi successivi alla data di prima erogazione o entro 2 mesi dal momento della seconda erogazione.
COME FARE DOMANDA
Per richiedere la concessione dei prestiti o dei contributi a fondo perduto NIDI Puglia è necessario presentare domanda preliminare esclusivamente in via telematica. L’istanza può essere presentata utilizzando l’apposita sezione web, disponibile sul portale Sistema Puglia. Per accedervi è necessario utilizzare le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Al termine dell’inserimento della domanda preliminare, il sistema rilascerà mail e ricevuta di conferma. A seguito dell’esame delle domande, le imprese ritenute idonee, verranno convocate, tramite PEC, per i passaggi successivi finalizzati alla definizione ed erogazione delle agevolazioni.