BARI - “Un detto popolare recita: ‘lavare la testa all'asino si perde tempo e sapone’ e invita a non intraprendere imprese impossibili e non realizzabili. Un detto che calza bene alle ultime dichiarazioni dell’assessore Palese che continua a chiedere al governo nazionale sempre denari. Ma se si spende erogando 10mila euro al mese per un commissario di un'Azienda ospedaliera fantasma, qual è quella di Taranto, oppure si continua a pagare 111 mila euro al mese di fitto alla Fiera del Levante, dopo l'emorragia di oltre 25 milioni di euro per l'ospedale in Fiera, o 8 milioni di euro della fabbrica delle mascherine… come si può pensare di essere affidabili nella gestione del denaro? Al presidente Emiliano e Palese i soldi non basterebbero mai!". Così il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.
“Per questo l’assessore spera di distrarre i pugliesi dagli sprechi della Sanità pugliese spostando l’attenzione con uscite di questo genere - prosegue Zullo -: il Governo non dà i soldi, le strutture sanitarie del Nord mandano loro medici a fare i mercanti dei pazienti… il presidente Fedriga deve parlare in Conferenza Stato Regioni della carenza di medici… nelle ASL gli operatori del Pronto Soccorso sono imboscati e bisogna attivare le Procure… le leggi regionali (che lui ha voluto con il suo assenso) sono inattuabili… in Assessorato c'è poco personale e così via. Sempre colpa di altri mai una volta che si sia interrogato sulla sua adeguatezza al ruolo!
“Ecco perché, in conclusione, rivolgo a Palese una domanda alla quale mi piacerebbe avere una risposta secca: possibile che lui non senta di avere, in tutto questo, una parte di responsabilità?” conclude Zullo.
“Per questo l’assessore spera di distrarre i pugliesi dagli sprechi della Sanità pugliese spostando l’attenzione con uscite di questo genere - prosegue Zullo -: il Governo non dà i soldi, le strutture sanitarie del Nord mandano loro medici a fare i mercanti dei pazienti… il presidente Fedriga deve parlare in Conferenza Stato Regioni della carenza di medici… nelle ASL gli operatori del Pronto Soccorso sono imboscati e bisogna attivare le Procure… le leggi regionali (che lui ha voluto con il suo assenso) sono inattuabili… in Assessorato c'è poco personale e così via. Sempre colpa di altri mai una volta che si sia interrogato sulla sua adeguatezza al ruolo!
“Ecco perché, in conclusione, rivolgo a Palese una domanda alla quale mi piacerebbe avere una risposta secca: possibile che lui non senta di avere, in tutto questo, una parte di responsabilità?” conclude Zullo.