TARANTO - Si è spento all'età di 80 anni Franco Sebastio, ex procuratore di Taranto e simbolo della lotta all'inquinamento industriale, che avviò l'inchiesta sull'Ilva gestita dai Riva denominata 'Ambiente svenduto'. Nel 2017 si era candidato sindaco per un lista civica ed è stato poi nominato dal sindaco Rinaldo Melucci assessore alla cultura e alla legalità. Il magistrato era ricoverato all'ospedale Moscati da domenica sera, dove è morto poche ore fa.
Oltre alle numerose indagini sull'inquinamento, ha svolto una delle prime indagini sul mobbing in relazione al trasferimento di operai del Siderurgico "indesiderati" presso la palazzina Laf e si è occupato anche del caso dell'omicidio dell'avetranese Sarah Scazzi.
Non sono mancati i messaggi di cordoglio da parte del mondo istituzionale e politico. “Taranto e la Puglia hanno perso un Uomo straordinario, competente, coraggioso e dotato di una grande umanità. Le sue inchieste, nel corso di una lunga e luminosa carriera, hanno restituito verità e giustizia seguendo per anni il dramma dell’inquinamento ambientale determinato dall’Ilva a Taranto ed altre importanti inchieste. Franco Sebastio era una figura di riferimento dell’intera società tarantina e pugliese e ci mancherà tanto. Alla famiglia, ai colleghi e a tutti coloro che gli vogliono bene va il cordoglio della Regione Puglia e quello mio personale”. Sono le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per la scomparsa del magistrato Franco Sebastio.
“L'ex Procuratore Franco Sebastio ha condotto grandi battaglie di civiltà per Taranto e non solo. Da pretore istruì processi a tutela dell'ambiente e della salute quando ancora i reati di questo tipo non erano codificati in maniera netta e chiara. Lasciò la Procura ionica negli stessi giorni in cui si celebravano le prime udienze di Ambiente svenduto, una sua creatura; la sua eredità dopo 40 anni di servizio in magistratura". Così il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd).
"Da luglio del 2012 - prosegue - sono trascorsi oltre 10 anni e le questioni denunciate da Ambiente svenduto sono, ancora oggi, in molti casi irrisolte. Sciogliere i nodi del conflitto tra salute e lavoro di cui Taranto è il paradigma, non compete ai magistrati. Lo ripeteva sovente Sebastio ricordando che la magistratura interviene quando intravede ipotesi di reato, ma nulla può in termini di prevenzione degli stessi".
"Franco Sebastio - secondo Di Gregorio - lascia una traccia importante nella nostra comunità. Su quel solco dobbiamo proseguire l'attività di amministratori pubblici ricordando come spesso faceva l'ex Procuratore di Taranto che la salute è un diritto universale e incomprimibile la cui difesa è assolutamente prioritaria. Mi unisco al dolore per la scomparsa di Franco e rivolgo le mie più sincere condoglianze alla famiglia ed ai suoi cari”.
"La notizia del decesso di Franco Sebastio ci addolora profondamente. L’ex Procuratore della Repubblica di Taranto è stato e sarà sempre un simbolo di giustizia e legalità per questa comunità. Indelebile resterà il suo instancabile impegno per questa città e per il bene dei tarantini. Oggi Taranto piange un magistrato che non si è mai rassegnato a considerare i tarantini figli di un Dio minore sacrificati sull’altare della produzione industriale siderurgica nazionale. A lui dobbiamo molto e nel suo ricordo continueremo a portare avanti le sacrosante battaglie in difesa dei diritti di Taranto e dei tarantini". Così Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico.