FRANCESCO GRECO - Vecchio o nuovo? Le gare d’appalto per le famigerate quattro corsie della SS 275 Maglie- Leuca saranno fatte col vecchio o il nuovo codice degli appalti, che entrerà in vigore a primavera (sarà operativo l’1 aprile 2023), retto da due solidi paradigmi: il principio del risultato e il principio della fiducia?
La differenza non è di forma ma di sostanza. Pare che il vecchio preveda il massimo ribasso, il nuovo invece il progetto firmato dalla ditta aggiudicatrice. Materia per azzeccagarbugli. E infatti ne discutono in queste settimane noti amministrativisti italiani, con echi sui media, qualcuno di quali in evidente, sottinteso conflitto di interessi.
Ma c’è anche un altro interrogativo sospeso nel cielo sciroccoso di Terra d’Otranto: si possono indire le gare se non ci sono i progetti definitivi, le cui bozze viaggiano sulle pagine dei giornali, almeno per il secondo lotto (il primo fu approvato nel giugno 2022)?
Il commissario straordinario Vincenzo Marzi potrebbe dire una parola di chiarezza.
E ancora un dubbio: si può procedere senza che ci siano tutti i soldi per la realizzazione dell’opera? Due mesi fa si parlava di “rifinanziamento del primo lotto e finanziamento del secondo” (on. Leonardo Donno, M5s). E l’ultrà delle quattro corsie Rocco Palese denunciava “vergognosi ritardi”.
A fine 2022, come scrivemmo qui il 21 dicembre, il governo bocciò l’emendamento alla legge di bilancio per il rifinanziamento.
La burocrazia è un Leviatano capace di annichilire qualsiasi cosa. E il suo respiro pesante lo sta facendo anche con le 4 corsie Maglie-Leuca. Ma anche la volontà politica di fare l’opera pare illanguidirsi, al di là delle dichiarazioni di facciata (vedi Salvini negli ultimi giorni).
Un po’ come il Ponte sullo Stretto, giusto per tenere desto il pubblico… Insomma, l’opera è nata sotto una cattiva stella, per la gioia degli “anti”: pronta la standing-ovation.